Autore Topic: Il Salone del Libro visto con i miei occchi  (Letto 402 volte)

presenza

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Il Salone del Libro visto con i miei occchi
« il: Maggio 14, 2012, 22:51:39 »
File interminabili di gente sotto un caldo umido. Finalmente riesco ad entrare e il Lingotto mi sembra sia divenuto un libro vivente. Un forte profumo di carta stampata lì tutta in una volta. Mi perdo in mezzo alla mappa, così lascio perdere e ritrovo semplicemente camminandoci in mezzo, gli spazi delle letture che m'interessano, così senza alcuno sforzo. Mi sento come un personaggio kafkiano trasportata dalla fila di gente in ogni dove, e tuttavia mi muovo in mezzo a quel tutto con solo i miei occhi che si fermano lì dove io voglio. Tra i libri mangio qualcosa, uno spazio dai pouf bianchi ospita chi si vuol fermare per poi ricominciare. Non mi accorgo di autori, di ministri, di scrittori vedo solo i libri, montagne di libri mentre un uomo in divisa mi chiede di ispezionare il mio zaino. Ho comprato tre libri, il mio numero perfetto in quella perfezione chiamata pensiero scrittura.

ziaci

  • Mucca Trombettista
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Re:Il Salone del Libro visto con i miei occchi
« Risposta #1 il: Maggio 15, 2012, 00:05:33 »
delle immagini che ti fanno voglia solo di esserci...
grazie Presenza del bel regalo, mi sono sentita un po' lì.
acrobata del tempo, sospesa a mezz'aria, senza rete sto.
C.

Faber

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Re:Il Salone del Libro visto con i miei occchi
« Risposta #2 il: Maggio 15, 2012, 11:31:24 »
Il Lingotto e la sua Città. Il Lingotto e la Fiat.
Quante storie di duri sacrifici e lavoro. Quel lavoro agognato e odiato. Ma assicurato solo in quella città del piemonte, che parla una lingua ed un dialetto troppo diverso e distante nello spazio e nel tempo, per poter essere amato ed accettato.
Dal Lingotto, a quel tempo la fabbrica per eccellenza dell'Italia post bellica, é passata tutta questa umanità!
Oggi, come da qualche tempo a questa parte, il Lingotto ospita il Salone del libro, piuttosto che altre e numerose iniziative culturali, per il piacere di chi sa apprezzare.
Io, torinese d'adozione per ben 24 anni, lo conosco bene e lo rivivo, di tanto in tanto, nei miei ricordi e nei miei pensieri.
Brava, come sempre.
Faber
"Tutte le anime sono immortali. Ma le anime dei giusti sono immortali e divine" Socrate

L'uomo non può creare nessuna opera che sopravviva ad un libro