Riconciliazione
E guardo,
le fronde in gruppo degli alberi
per me tendersi in alto
e col verde macchiato
a tratti chiaroscuri
sfiorare con garbo questo cielo azzurrato
di timide nuvole
per ridestare, il ricurvato capo
di me, uomo, votato
a tirare l’aratro del bove
di un ufficio viziato
di inconcreta efficienza.
Nei colori, nell’aria,
nelle dolci campagne
e nei delicati e vivi
suoni di uccelli
ritrovo lo specchio migliore
per ricomporre nello spirito
il mio spezzato
e qui riconciliato cuore.