Terribile. " Terribile! " pensò la povera donna attonita, attonita però fino a un certo punto, mentre le veniva sciorinata quella cinica quanto lucida teoria dal vile rappresentante del sesso maschile che si era seduto vicino a lei nell'ambulatorio pieno di maschere in attesa.
Neppure lo vedeva, era lì, sotto una maschera che gli aveva permesso tanta impudenza e sicuramente non si vergognava minimamente. Lo guardò, con una rapida occhiata di lato e ostile : come preventivato, l'essere non si mosse, non la guardò a sua volta, compiaciuto e ostentando indifferenza.
Doveva esser brutto, pensò lei, solo uno terribilmente brutto poteva dire certe cose. Brutto in tutti i sensi. E se aveva una moglie, compagna, fidanzata o quel che era.., bene, c'era da farle mentalmente le condoglianze.
" Hai tutta la mia solidarietà, poveretta! E comprensione. Quanto ti capisco! "
Sospirò. Guardò senza vederle le carte che aveva in mano, esami, robaccia varia. Giusto per dare un tono alla sua attesa.
Il fatto è che ora si era fatta più carica di irritazione, questa attesa.
Ma cosa credeva quel tipo? Che le donne fossero tutte pescioni, tutte povere di spirito?
E beh, certo che lo dava per scontato!
" Ragazzo mio - avrebbe voluto dirgli - non vorrei toglierti un'illusione o scalfire la tua prosopopea maschilista, ma.. tante di noi ( noi donne ) sanno. "
" Cosa sanno? " proseguì da sola per poter rispondere. " Ma sanno tutto! - si rispose - Sanno, sappiamo tutto perché abbiamo ben visto le furbate, le facce, le anguillaggini, tutto il repertorio. Visto, subìto, sopportato, intuito, capito."
" Certo - proseguì nell'ipotetico dialogo -, ti dò atto che non tutti sono attori di prima classe, molti sono scadenti, eccome se son scadenti! Ma, vedi, anche fra noi non sono mica tutte uguali.. Così, bello mio ( si fa per dire ), quelle di noi un po' più accorte e che sono solite notare.. se ne accorgono, credimi, che vi fate passare i nostri discorsi fra un'orecchia e l'altra, e persino l'ultima sublime astuzia comportamentale che hai così ben descritto. "
" Un'arte. Non c'è dubbio che è un'arte. Mix di astuta sopravvivenza e impudenza all'ennesimo grado. Ma mica ti aspetterai che l'ammiri, vero? No, no, è la prova provata dell'inferiorità maschile : il peggio umano eretto a sistema, astuzia adolescenziale fino all'ultimo respiro. Eh si, perché mica vi evolvete voi, durante la vita. Macché : restate sempre ancorati al mondo dell'infanzia o giù di lì "
Tirò un sospiro di nuovo, ma questa volta era di soddisfazione : gliele aveva cantate per bene, a quel Tizio!
Mentre si rilassava sulla sedia che non le appariva più così dura, le venne da sorridere sotto la mascherina, guardò con piacere gli altri, quasi ad aspettarsene gli applausi e...
Oh, Dio! Cantate? Non aveva cantato un bel nulla, solo pensato, e quella sua arringa infervorata era rimasta sotto la solita e insopportabile mascherina!
Tornò alle usate dimensioni sulla sedia di nuovo scomoda e respingente.
Si girò di scatto a guardare il Tizio.
Incredibile : lui si girò a sua volta e le strizzò l'occhio, compiaciuto.
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P. s : di nuovo l'ho trattata come una storia a più mani, ma che altro potevo fare? Ora mi ammutolisco.