mi vedo costretta a procedere da sola? spero di no, ma farò volentieri questo compitino, sperando che altri mi seguano. Rubio, ma dove sei?
Quel treno mi porterà lontana. Porca miseria, intanto è in ritardo la partenza già da mezz'ora e il lontano si allontana, la mia voglia di fuggire si avvicina invece al mio cuore. Ma che ci faccio qui? oggi è la mia giornata di riposo, voglio evadere dalla monotonia, me lo sono meritata. Come in un'avventura che si rispetti sono arrivata in stazione e ho scelto il primo treno in partenza, non importa la meta. Basta partire, al ritorno ci penserò poi. Scenderò ad una stazione qualunque, secondo l'estro. Mi guarderò intorno, prenderò un caffè, cercherò di attaccare discorso con qualcuno, sempre belli i dialoghi con gli sconosciuti, sono liberatori, sono sinceri e a volte anche no; potrei essere una principessa in fuga, o un'imbianchina disoccupata, potrei inventarmi vite diverse, almeno quante ne ho sognate di vivere. Il ritardo è aumentato, l'altoparlante dice qualcosa, ma rimbomba tutto e non capisco cosa dice. Sciopero no, non mi pare, gli altri treni partono. Ho fame, mangerò qualche merendino che mi sono portata. Porto sempre cibarie, dopo quella volta che il treno sì è fermato per ore in mezzo alla campagna per il solito suicidio. Inopportuni, questi suicidi, veramente da maleducati, che poi la gente ci rimette sempre. Quella volta dovevo andare a Roma per un colloquio di lavoro, ma arrivai a notte e il colloquio non ci fu. La morte di quel tizio, sconosciutissimo da me, ha così influenzato la mia vita, anche se non saprò mai se in bene o in male, magari a Roma ci sarei stata male. Ho finito i merendini, lo so, esagero, ma quando inizio a mangiare non riesco a fermarmi. Un'ora di ritardo! Ora ovviamente ho sete e non ho pensato a portare bevande. Se va avanti così, questo treno non mi porterà lontano, va a finire che la mia evasione diventa stanziale!
Porca miseria, non si vede nessun capotreno per avere informazioni e nel mio scomparto non c'è nessuno per fare conversazione, avrei potuto anche accontentarmi di evadere a parole, ma così è davvero mortificante.
Ora ho davvero sete, scendo a prendere qualcosa, la sete non la sopporto. Una gazzosa due euro, te possino, io due euro non li ho. Bevo alla fontanina e risalgo sul treno. Mi addormento tranquilla, non c'è problema, si treni del binario morto non sale mai nessuno, io viaggio con la fantasia, sono una "barbona" e mi devo accontentare.
Nessuno prende il treno con me?