Io credo che sia Vault che il Dottor Sellers abbiano ognuno un po' di ragione, ovvero ognuno ha ragione a modo suo.
Vault nel far notare che un forum, per il fatto stesso di essere un forum, dovrebbe essere un virtuale luogo dialettico, dove la gente si confronta, replica, aggiunge al canovaccio iniziale di chi ha lanciato un argomento ( appositamente evito le parole inglesi tipo post ); e perciò chi inizia e propone dovrebbe avere come prima capacità, primo scopo, quello di saper " pescare" : la curiosità degli altri, l'attenzione, la voglia di agganciarsi e dare un contributo, in modo da aiutare la dialettica e con ciò il forum stesso a sopravvivere.
Il Dottor Sellers/Stranamore per parte sua sottolinea che già il costante lanciare argomenti e scrivere sui più svariati è fornire colonne al forum; declina ogni responsabilità se poi nessuno ha voglia o si sente di aggiungere tasselli al suo mosaico, quello che pazientemente e lucidamente costruisce day by day, ed è anzi contornato da un silenzio assordante.
Il mio modesto parere è questo :
se è vero che il primo imperativo di chi scrive sarebbe quello di farsi leggere, essere cioè una sorta di amo capace di agganciare gli altri (e infatti credo sia un must per i giornalisti ), è però altrettanto vero sia che ognuno ha la sua personalità e in base a quella si esprime, sia che nessuno scrive nel forum per contratto, ma solo per piacere nonché un pizzico di vanità o bisogno di esternazione. Insomma, ognuno scrive per i cavoli suoi.
Non essendoci regole, si resta al gusto individuale, agli scopi individuali e al buon senso.
Perciò un Vault, sentendo più il richiamo per così dire sociale, propugna gli scritti che siano anche in funzione dei lettori, dunque comprensibili e abbastanza attrattivi da suscitare l'inserimento di altri e la dialettica.
Mentre in Stranamore, che pure non disdegnerebbe altre penne, prevale l'individualità : il piacere di scrivere sugli argomenti che lo interessano ( indipendentemente dal potenziale interesse degli altri )e, di step in step, trattarli con l'ampiezza che lo soddisfa.
Come già avevo fatto notare, Stranamore scrive per sé, per un bisogno culturale suo. Credo che davvero non gli dispiacerebbe uscire un po' dai monologhi, ma solo fino a un certo punto : perché l'inserimento di altri, se non pertinente, può portare del tutto fuori tema, cosa che dubito possa far piacere. Anzi, in altri forum più cretini diventa un'irritante chat.
Concludendo, in questi spazi virtuali ognuno porta se stesso : c'è chi si comporta da dialettico e chi da blogger.
Si, un forum dovrebbe essere un forum, non il blog di qualcuno.
Ma se l'alternativa è il silenzio o qualche scarno intervento?
A me pare che in fondo si possa ringraziare chi, pur scrivendo e trattando qualche argomento per piacer suo, fornisce anche a chi voglia avvicinarsi il frutto delle sue ricerche e letture.
Un tempo, quando io mi ero iscritta, il forum Zam era più vivo, più frequentato, più ricco di interventi.
Ma per tutto ci sono le varie epoche, e adesso, periodo un po' più di magra, penso si possa essere grati a quelli che si spendono e contribuiscono a tenerlo in vita.
In effetti... Zam è come un organismo vivente, con le sue varie parti, pulsazioni, vicissitudini.
A volte qualche pezzettino si stacca, a volte migra per sempre, a volte ritorna.
Ed è un piacere quando qualcuno si riaffaccia, specie avendo creduto che il suo fosse un saluto per sempre.