E' rappresentato come una bilancia, ed è "la bilancia della vita". Alla destra c'è il dharma, che rappresenta le buone azioni che si compiono; alla sinistra il karma, cioè le cattive azioni. Tutto ciò che si compie in vita ha una conseguenza. Tutto il male che facciamo lo paghiamo, tutto il bene ricompensato.
Quando si nasce ci portiamo dietro il destino, e con il metro con cui misuriamo, ci misurano. Dunque il karma è una legge di compensazione:
"Pretendiamo fedeltà dal coniuge quando siamo stati adulteri in questa o in vite precedenti. Chiediamo amore quando siamo stati spietati o crudeli; chiediamo comprensione quando non abbiamo mai dato comprensione a nessuno.
Aneliamo felicità intense quando siamo stati l'origine di molte disgrazie. Avremmo voluto nascere in un luogo bello e con molte comodità, quando nelle vite anteriori non abbiamo saputo fare una famiglia.
Vogliamo che i nostri figli ci obbediscano, quando mai siamo riusciti ad obbedire ai nostri genitori. Ci disturba terribilmente che ci calunniano, quando siamo stati sempre calunniatori, ed abbiamo riempito di dolore il mondo".