Lei era lì. Distesa sul tavolo della cucina lo fissava vogliosa. Indossava solamente un perizoma nero. I seni danzavano al ritmo del suo respiro. Si avvicinò lentamente e si sedette su una sedia, osservandola. Con un movimento repentino ma, al tempo stesso aggraziato, gli fece passare una gamba sopra la testa. Il triangolo nero del perizoma all’improvviso si trovò davanti al suo viso. Le afferrò le natiche tirandola ancor più verso di se, la sentì gemere. Iniziò a leccarle l’interno delle cosce, sapeva che la cosa la faceva impazzire. Il profumo di donna, inebriante e potente, non gli fece però perdere il controllo. Infilò entrambi gli anulari sotto il sottilissimo filo degli slip e, lentamente, lo fece scivolare verso il basso. I gemiti di lei aumentarono in maniera vistosa, gli afferrò i capelli cercando di avvicinare il suo volto al paradiso umido del ventre in fiamme. Resistette e lei mollò la presa. Il perizoma scivolò dalle caviglie. Alzò un attimo la testa, gli occhi di lei lo fissarono imploranti mentre il bacino continuava il suo movimento insinuante, di avvicinamento. La sua lingua scattò repentina per poi ritrarsi. Fu come se fosse stata colpita da una scarica elettrica. I polpacci gli artigliarono il collo attirandolo sempre più vicino. Quando finalmente portò l’affondo decisivo lei iniziò a urlare di piacere. Si alzò in piedi calandosi i pantaloni. Il suo membro pulsava in modo quasi fastidioso. La prese per le ascelle e se la calò letteralmente sopra. Fu uno degli amplessi più gratificanti e soddisfacenti che ebbero, fu l’ultimo... forse.
Lo scroscio dell’applauso echeggiò tra le navate della chiesa. Lui le alzò il velo e la baciò sulle labbra, gli applausi aumentarono. Poi si voltò e la vide. Seduta negli ultimi banchi lo stava osservando con un mezzo sorriso stampato sul bel volto. D’un tratto i rumori gli sembrarono ovattati, lontani. Percepì a malapena il braccio della moglie aggrappato al suo. Percorse i pochi metri verso l’uscita come in trance. Quando giunse all’altezza della donna si fermò. La neosposa lo guardò stupita, parenti e invitati si zittirono di colpo. Lei disegnò nell’aria due sole parole: Sei mio...In quel momento decise di ucciderla ...
A presto....