Affacciandomi alla finestra vidi un'ombra allontanarsi scivolando dietro la siepe del mio giardino.
Ne rimasi sconvolta. Chi mai poteva essere? Forse un fantasma?
Vidi che rideva.
Ho preso una torcia, la pila era scarica. Non si vede niente, l'ombra è sparita nell'ombra.
Provai un brivido di paura... non pensarci o agire?
Agire! Accesi tutte le lampade.
Sfiga! Proprio ora un black out. Rimetto a posto la candela.
E la libreria girò. Scheletri dalle ossa arrugginite mi sbarrano la strada con un potente magnete e la mia fibbia metallica fece impazzire la bussola.
Oddio! Dov'era l'uscita?
“A est” rispose Ambrogio.
In un angolo buio e lercio tra polvere di ossa e fango, vidi brillare qualcosa.
Mi avvicinai lentamente, un poco timoroso. Era un anello con incastonato un serpente.
Ambrogio mi disse "lo riconosco quell'anello era della zia Adelina!"
"Davvero? Nessuno me l'aveva detto!"
Anche la povera zia Adelina finita nelle mani di Zoska? Dell'anello che ne facciamo?
Portiamolo con noi potrebbe sempre servirci.
Dividiamoci! Mi sembra d'aver sentito in lontananza un urlo.
Qualcuno ha spostato la candela! La porta della libreria si sta richiudendo...Affrettiamoci, Zorka è nelle vicinanze…
Dove portano questi gradini? Scendiamo, se ci sono da qualche parte portano di sicuro.
Ma questo è odore di zolfo? Forse siamo nell'antro della sibilla?
“No, guarda! ci sono delle sorgenti sulfuree, ma...aspetta...c'è qualcuno che ci osserva... Sarà Caronte allora?”
“Secondo me è l'ombra che era scivolata dietro la siepe... La furtiva ombra subdola che si nasconde braccata.” “Ma sarà quella di Zoska?”
Stavolta Ambrogio rimase zitto, immobile. Aspettava di portare in centro la signora. La signora non voleva, le pareva che essere al centro del bersaglio, non fosse una cosa prudente.
Ambrogio, con un atto risolutivo, la prese di peso e la caricò in macchina, e disse "ora comando io!”
La donna gli mollò un ceffone, se non altro per ribadire che l'uomo che comanda non le era mai piaciuto!
Ambrogio non era rimasto al suo posto e giustamente è stato punito!
Eliminato Ambrogio la signora salì al posto del conducente, ingranò la marcia e parti a tutta velocità rischiando almeno una dozzina di infrazioni arrivò velocemente a destinazione.
Era tanto che non tornava in quel castello, dove aveva conosciuto il libraio pazzo, quello che sapeva tutto di Landskrun, Ciceruacchio e Contorsionista.
Appunto, erano i nick che di solito usava il Mago delle Nebbie. Un tipo dedito al Nebbiolo, che gustava senza parsimonia e da cui traeva ispirazione per le sue profezie.
Attese il libraio nella sua grande biblioteca, mentre guardava i libri sentì dei passi alle sue spalle..."e lei chi è?" “Sono il buono, il brutto e il cattivo, scusi sa, ma soffro di personalità multiple!” "Eh no!" rispose lei, "questo non lo accetto! già mi confondo quando ho a che fare con un'unica personalità, figuriamoci se sono multiple!" si girò e uscì, senza voltarsi.
Non sapeva bene dove il "ripercorrere la sua vita" l'avrebbe portata, ma ora più che mai, per poter sbrogliare tutta questa matassa, era necessario che lei, e solo lei lo poteva fare, desse un senso a tutto il suo essere del momento.
Quanti punti oscuri, quando giovinetta viveva a beverly hills.
Diversa dagli altri, viveva rinchiusa in una reggia dorata. Sua zia Adelina non voleva condividerla con il resto del mondo, perchè? Adelina era iperprotettiva nei confronti della nipote e oltre ad essere iperprotettiva non voleva che la nipote scoprisse quei documenti scottanti nella cassaforte. Parlavano del padre di lei, suo fratello, si era messo a fare affari con un certo musicista Zoska,. Un tipo losco. Zoska era uno slavo, suonava il violino a orecchio, ma era bravissimo. La sua musica, dicevano, aveva un unico difetto, sembrava ipnotizzare le persone. Leggende erano già fiorite circa la sparizione di donne e ragazze. Adelina era sicura che suo fratello avesse firmato quei documenti, che condannavano la nipote ad un futuro nefasto, solo perchè Zoska lo aveva ipnotizzato con la sua musica.