La Berta distribuì un dolce al cioccolato e cominciò a raccontare …
C’era una volta un bambino molto bello, dai grandi occhi chiari e con una nuvola di capelli castani. Il suo unico difetto era la golosità. Adorava in particolare i dolci e a scuola spendeva tutti i soldini della sua paga settimanale in merendine.
Un giorno la mamma si accorse che era diventato tondo come una palla; non aveva più vestiti da indossare perché erano tutti stretti ed era anche brutto perché gli occhi, sommersi dalla ciccia, erano diventati piccoli; inoltre, per colmo di sfortuna, gli erano caduti due denti da latte.
Il povero bambino era sempre affaticato perché il solo camminare gli costava grande sforzo dovendo trascinare tutta quella ciccia. Aveva dovuto rinunciare a giocare a calcio perché era troppo lento in confronto ai suoi compagni.
I suoi genitori, un tempo orgogliosi, ora erano imbarazzati quando erano con lui e la gente si meravigliava di quel cambiamento.
La sua compagna di banco, una bambina bellissima dalle trecce color miele che lui adorava, voleva cambiare posto perché era diventato talmente grasso che le lasciava poco spazio.
Insomma, un disastro. La mamma lo portò da un dottore vecchissimo e noioso che gli fece un sacco di domande stupide come, per esempio, perché mangiava tutte quelle merendine.
Perché erano buone, ecco perché. Non aveva mai assaggiato per esempio quella al latte e al cioccolato sempre reclamizzata alla televisione? O quel piccolo rotolino di marzapane abbondantemente farcito di crema? Una volta posto un boccone sulla lingua, un sapore delizioso invadeva tutto - la bocca, la gola, la testa. Era come essere coccolati, lo stesso piacere.
Viene voglia anche a me, disse tristemente il dottore.
Annotò i nomi delle sue merendine preferite e fissò un altro appuntamento.
A casa la mamma gli preparava verdure e carne - niente pasta, pane e dolci, insomma tutti i cibi che lui adorava. Non gli dava i soldi per le merendine e a scuola i compagni si erano stufati di prestargli le monete per acquistarle.
Comunque era dimagrito ed era tornato ad essere un bel bambino.
Aveva ripreso a giocare a calcio con i suoi compagni invece di starsene seduto tristemente in disparte a guardarli e la sua compagna di banco aveva detto alla maestra che voleva tornare accanto a lui.
Insomma, era contento.
Quando tornarono dal dottore, lui e la mamma rimasero sbalorditi: l’uomo vecchissimo non aveva più tante rughe sul viso ed era anche molto allegro. Disse che doveva ringraziare il bambino per tutti i preziosi consigli che gli aveva dato; gli mostrò un sacco di merendine e gli disse che aveva ragione: come erano buone!
Era davvero un piacere sceglierle, comprarle e averne tante, di gusto diverso, per mangiarne una ogni giorno. Ma solo una perché troppe fanno ingrassare.