Un nuovo risveglio, un nuovo incubo lo pervase quando si rese conto d'essere incatenato a un letto. Uno di quei lettini in acciaio destinati ai cadaveri. Era nudo. Tremava. Una figura immonda incombeva su di lui e lo fissava con un ghigno malefico. - Lei è dei nostri...si rassegni - Non ebbe il tempo di replicare, a un cenno dell'orribile essere un'altrettanta oscena figura s'avvicinò e gli afferrò i testicoli strizzandoli tanto da farlo urlare - Mi sarebbe piaciuto farmi scopare da te giovanotto, ora è troppo tardi...ora subirai la trasformazione... - La vecchia dell'aereoporto gli sorrise mettendo in mostra una fila di denti marci, i bulbi oculari pendevano sempre attaccati a un sottile lembo di pelle gelatinosa. La bocca gli venne immediatamente serrata da un potente nastro adesivo. Quindi la donna afferrò un bisturi coi tentacoli che aveva al posto delle braccia. - L'anestesia...vi prego...datemi l'anestesia! - urlò nella propria mente. Quando il mostro calò il ferro verso il proprio ventre temette di svenire. Nulla di tutto ciò. Osservò senza alcun dolore i propri genitali mentre venivano recisi dal proprio corpo e posati in una bacinella d'acciaio. - Nella tua nuova condizione non ti serviranno più...tranquillizzati - Gli sorrise riprendendo la propria opera. - Ora installerò all'interno del tuo sterno una sostanza che il tuo mondo non conosce. Questa ti darà possibilità di mutazione secondo le situazioni. All'inizio troverai difficoltà...poi sarà facile... - Continuava a brandire, minacciosamente, il bisturi sporco del suo sangue e, seguendolo con lo sguardo, si accorse con orrore che gli stava incidendo il petto, tagliando energicamente, dando forma alla classica incisione a ipsilon che si usa nelle autopsie. Di nuovo egli non sentì alcun dolore. Prese quindi un enorme siringa contenente un liquido lattiginoso di color porpora e calò l'ago al centro del suo petto. Un formicolio immediato gli percorse il corpo come una potente scossa elettrica. Vide i propri arti assumere sembianze simili a quelle dei due esseri presenti nella stanza. Tremando per lo shock e il freddo chiuse gli occhi cercando d'urlare con tutto il fiato che aveva in corpo, ma il nastro soffocò ogni suo tentativo.Poi... d'un tratto... fu libero. Le catene giacevano ai piedi del lettino, i due esseri lo fissarono soddisfatti. Cautamente si mise a sedere e osservò il proprio corpo. Gli organi genitali erano ancora al loro posto, lo sterno ricoperto di peli non mostrava alcuna cicatrice. Fu l'omone, tornato a sembianze umane, a rompere il silenzio. - Le abbiamo dimostrato signore che noi possiamo tutto, noi siamo il popolo eletto a insegnarvi a cambiare, a fare in modo che tutti, indistintamente,contribuiate a rendere ancora invincibile e sfarzoso il nostro mondo. Ora anche lei fa parte di questo popolo...lei è un nuovo Senza-Volto. Grazie a ciò che la nostra Regina le ha iniettato ora lei ha una nuova missione - La donna che, nel frattempo, era tornata la vecchia dell'aereoporto, accennò un inchino. - Ora lei ha il potere di restare senza volto quando vuole ma, cosa più importante, potrà imporlo anche agli altri. - D'istinto egli si portò una mano al viso. La pelle piatta sotto le dita lo sconcertò di nuovo. - Provi di nuovo... -Disse l'uomo. Obbedendo rifece l'azione ...occhi naso e bocca ricomparvero quasi d'incanto. Guardò quindi interrogativamente l'uomo. - Domani lei dovrà trovarsi nella zona Arrivi dello scalo principale. Una persona spaventata varcherà l'ingresso, lei dovrà accoglierla, il resto verrà da se...- Scese dal lettino e, nudo come un verme, fissò i due con un'espressione stralunata - Uno alla volta? Non finirà mai questa storia - La Regina prese la parola bloccando l'omone che stava per replicare - Si...è un processo lungo, ma per aprire le menti delle persone ci vuole tempo...bisogna combattere. Tu non sei il solo, domani, in tutti gli scali del mondo, inizierà il Risveglio...vai e combatti... - L'indomani, una donna dal volto terrorizzato varcò la soglia dello scalo...egli avanzò sorridendo verso di lei...