Sette lunghi giorni
Il primo giorno hai detto “ La terra sia “ e fu.
Il secondo giorno “ Il cielo sia “ e fu.
Il terzo giorno “ Il mare sia “ e fu.
Il quarto giorno “ La flora sia “ e fu.
Il quinto giorno “ La fauna sia “ e fu.
Il sesto giorno “ L’uomo sia “ e fu.
Il settimo giorno, mentre riposavi,
col braccio teso e gli occhi stretti,
ripercorrevi con lo sguardo il tutto.
Infine ti fermavi sull’ultima creatura,
fatta a tua immagine e somiglianza.
A lei pensavi di affidare il mondo
per amarlo e serbarlo per te.
Ma, ahimè, presto cadde l’illusione,
poiché già nel giardino ti tradì.
Con rabbia e con dolore
la scagliasti via, ma pensando
già come salvarla e riportarla a te.
Mille occasioni le hai dato e le dai,
eppure sempre invano;
quest’ultima creatura, troppo ingrata,
irriducibile nell’errare,
il tuo mondo continua a devastare.
A. G.