Mr.blue
Mi rivolgo a te tramite questa rubrica (mi pare di aver capito che sei uno della direzione) per esprimere una proposta (o forse un desiderio).
Mi presento: non sono uno scrittore, neanche dilettante, metto solo per iscritto i miei pensieri principalmente per ricordarli a me stesso e, talvolta, a qualcuno che si degna di ascoltarmi.
Ho inserito su questo sito alcuni brani tratti dai miei appunti … ma li ho presi un po’ di qua e un po’ di là, senza alcun ordine.
È da oltre quindici anni che prendo appunti della mia vita. Ho scritto tante cose …
Talvolta ho scritto pagine su un diario … un diario di giorni felici … di giorni tristi … di giorni memorabili …
Altre volte ho scritto lettere … a persone amiche … a persone che amavo … a persone a cui volevo dare messaggi importanti …
In altre occasioni erano i ricordi del passato che affioravano nella mia mente … che mi sommergevano … ricordi meravigliosi … talvolta dolci … talvolta tristi … talvolta lontani nel tempo …
Ma tutto quello che ho scritto l’ho fatto principalmente per me … perché era parte della mia vita …
Ad un certo punto mi è venuto in mente di lasciare questi miei scritti ai miei nipoti … quando saranno grandi …
Poi, mi è capitata una cosa che non immaginavo assolutamente potesse capitarmi … che mi ha sconvolto … che addirittura, forse, mi ha fatto perdere il senno …
Non sono stato capito … probabilmente in quanto quello che mi è capitato è proprio incomprensibile …
Se per tutta la vita sono stato sempre alla ricerca del perché di tutte le cose, da quel momento la ricerca del perché fosse capitata a me una cosa simile è diventata un’ossessione …
Volevo capire cosa … come mai … perché … come fosse possibile …
E allora mi sono messo a scrivere … scrivere … ne è venuto fuori un libro …
Dicevo, quindi … ho pubblicato qualcosa dei miei scritti su questo Sito …
Li ho scelti appositamente con il contenuto più disparato: sentimentale, di fatti avvenuti, con spunti anche erotici …
Ma mi sono reso conto che i miei scritti, messi così in ordine sparso, non rendevano l’idea di me, di quello che volevo dire . E così mi sono fermato …
Ho riesaminato i miei scritti e li ho confrontati con quelli pubblicati dagli altri …
Io narravo fatti veri, fatti personali, gli altri utilizzavano la finzione letteraria …
Tutti pubblicavano “storie” … ma io narravo storie “vere” … le “mie” storie …
Perché … mi chiedevo … perché io devo essere sempre diverso da tutti gli altri …
Ho cercato di convertire qualcuno dei miei scritti in forma impersonale, cercando di utilizzare la finzione letteraria, ma il risultato è stato a mio avviso deludente … non riconoscevo più lo scritto come mio … non mi riconoscevo in esso … non mi piaceva …
Sono entrato in crisi …
Si, io scrivo perché mi piace scrivere, mi piace quello che scrivo, ma (ripeto) non ho la presunzione di essere uno scrittore … neanche un mediocre scrittore … neanche uno scarso scrittore …
Una volta mia moglie, scherzando, mi disse che potrei fare il cantastorie …
Non ho capito se voleva essere ironica oppure è stata una battuta casuale che le è venuta fuori così, spontaneamente. Comunque per me è stata una lusinga …
Li ricordo io i cantastorie, quando nelle piazze, in occasione di feste o delle fiere raccontavano, illustrandola con i cartelloni, la storia del bandito Musolino o della baronessa di Carini …
E io, ragazzino, li ascoltavo affascinato e a bocca aperta …
Pertanto quell’appellativo non mi offende, né mi umilia assolutamente …
Mi sono lasciato fuorviare ancora una volta da quello che vuole essere il motivo di questo mio scritto.
Eccolo.
Voglio porre a mr.blue due domande.
Prima domanda – Pensi che i miei scritti siano degni di una qualche attenzione?
Seconda domanda – In caso affermativo potresti aprire una rubrica intitolata “Io ricordo” oppure “I remember”?
Attendo …
Victor