Un morso ancora, voglio assaggiare ogni cosa
così sento la lingua che vibrante s’insinua
a bagnare i contorni, aspirare all’intesa.
Poi c’è il passo che avanza, accompagna i miei sensi
con le mani io suono lo djembe della danza.
Sopraggiunge tempesta, è di testa è di corpo
è di grano dorato ed in mezzo ci passo
corro a tratti e mi fermo, poi di nuovo io sento
ed è punta ed è tacco è il cammino del tempo
uno sguardo, un sospiro, un sentire di suono
tutto intorno mi avvinghia, mi ripete parole
poi mi guardo le mani e non trovo che il niente.