Autore Topic: Verso l'infinito del mare, con amore...  (Letto 800 volte)

Regina D'Autunno

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Verso l'infinito del mare, con amore...
« il: Settembre 17, 2022, 13:48:33 »
Come tutti i giorni di prima mattina Jana aveva issato la vela per prendere il largo verso il mare...
A lei piaceva andare con la sua barca a vela verso mète lontane perchè solo così si sentiva libera dalle preoccupazioni che il mondo sulla terraferma ti aspettano inesorabili, ma lei era felice solo in questo modo perchè solo allontanandosi da terra poteva non pensare e guadagnarsi un attimo di bellezza eterna. Ma quel giorno successe qualcosa, mentre portava la sua bella barca verso l'orizzonte, vide un ragazzo che le implorava aiuto e lei decise di salvarlo anche se la cosa la disturbava non poco perchè quel giovane stava interrompendo la sua passeggiata marina. Lui salì sulla sua barca e Jana vedendo che era un gran bel ragazzo diventò quasi ostile a lui perchè se prima era titubante ora si sentiva a disagio. Il ragazzo intuendo il suo imbarazzo la ringraziò dolcemente per averlo salvato dal mare dicendole che poco fa l'aveva travolto un'onda gigantesca e per questo motivo non riusciva più a stare a galla. Jana molto seria le disse che non doveva ringraziarla perchè l'avrebbe fatto per chiunque e che ora l'avrebbe portato a riva, ma il ragazzo le disse di continuare il suo percorso sul mare, perchè anche lui lo amava e desiderava il più possibile stare in esso anche su una barca a vela. Jana allora lo guardò con simpatia e gli disse che la sua barca ora sarebbe volata per la gran velocità con cui l'avrebbe governata, e infatti la barca cominciò ad andare lontano verso l'infinito del mare, sia Jana che il ragazzo ne erano felici e soddisfatti, perchè Jana non si era mai allontanata così tanto dalla riva e provava l'ebbrezza della libertà, mentre per il ragazzo era un'esperienza nuova e irripetibile. Quando Jana capì che si era allontanata troppo, capì che era il momento di ritornare, anche se a malincuore a riva, e anche se dagli occhi del ragazzo vedeva tristezza ritornò al porto. Quando Jana e il ragazzo tornarono, Jana vide che ad attendere quel misterioso giovane c'era una limousine bianca con tante guardie del corpo ad attenderlo, Jana si meravigliò e gli chiese chi era e lui rispose che era il principe Kay e che veniva d una regione della Grecia dove il mare non si vedeva mai, ed è per questo motivo che aveva preso il largo nuotando, perchè il mare lo faceva sentire libero anche con i suoi pericoli, ringraziò Jana per averlo salvato e per avergli permesso di stare nella sua barca e le disse, dandole un dolcissimo bacio sulla fronte che un giorno si sarebbero rivisti. Jana provò un pò di nostalgia per quel giovane che aveva voluto come lei sentire l'ebbrezza della libertà sulla sua barca a vela, ma il destino è anch'esso libero e forse sarebbero andati di nuovo insieme, ma stavolta per sempre, verso l'infinito.
 :Ppp:

Doxa

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Re:Verso l'infinito del mare, con amore...
« Risposta #1 il: Settembre 17, 2022, 20:42:48 »
L’amore fatale si nutre più dell'immaginario che del reale. 

La persona (spesso donna) che  viene avvolta dalla spirale dell'amore fatale, rischia di  rimanere imprigionata in aspettative irrealizzabili a scapito della ricerca di un partner possibile e realistico.

Nell’amore fatale si proietta sul/la  possibile partner il proprio Io ideale, lo si sopravvaluta  ed appare l'individuo unico al mondo e insostituibile.

La persona su cui ricade l’inconscia proiezione può non avere alcuna caratteristica particolare, non viene scelta per le sue reali qualità, ma le vengono attribuite le qualità che  si desidera che egli/ella abbia.

Una ricerca sociologica condotta da Francesco Alberoni nei primi anni ‘90  (vedi il suo libro  titolato: "Il volo nuziale",1992) su adolescenti maschi e femmine circa l'ideale amoroso che essi avevano in mente e su quali erano i loro idoli, evidenziò che la grande maggioranza delle adolescenti s'innamorava dei divi della musica o dello schermo, disdegnava i compagni e i coetanei a favore di fantasie in cui era a contatto col proprio idolo.

Gli adolescenti maschi, al contrario, fantasticavano le loro amiche, le ragazzine di loro  conoscenza, ed erano relativamente indifferenti alla diva del momento, ritenuta troppo lontana da raggiungere.

Per quanto concerneva la ragazza, Alberoni scrisse: "Il suo ragazzo e' un mortale, il più bello dei mortali. Ma lei oscuramente sente di essere stata predisposta per un dio".

Il mito dell'amore fatale evita la soggettività e con la sessualità ha poco a che vedere.

L'antitodo alle insidie dell'amore fatale è: negoziare sempre tutto, dialogare, dichiarare, contrattare.

“L'amore fatale” (Enduring Love) è anche il titolo di un romanzo del 1997,  scritto da Ian McEwan. 
« Ultima modifica: Settembre 18, 2022, 11:36:43 da Doxa »

Regina D'Autunno

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Re:Verso l'infinito del mare, con amore...
« Risposta #2 il: Settembre 17, 2022, 21:01:04 »
Grazie per la segnalazione Doxa! Ciao  :redd:

Platino

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Re:Verso l'infinito del mare, con amore...
« Risposta #3 il: Settembre 25, 2022, 10:41:21 »
Bel racconto che ho letto più volte. Quando si incontra il desiderio o meglio semplice voglia, lo si cerca e realizza, ci si dimentica non solo di titoli e rischi, si ritorna nudi, semplici, spontanei. Da ambo le parti.
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« Ultima modifica: Settembre 25, 2022, 10:44:31 da Platino »

Regina D'Autunno

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Re:Verso l'infinito del mare, con amore...
« Risposta #4 il: Settembre 25, 2022, 11:56:26 »
Ti ringrazio del commento Platino, grazie!