Autore Topic: Ve saluto ragā  (Letto 1863 volte)

Doxa

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Re:Ve saluto ragā
« Risposta #15 il: Aprile 11, 2022, 16:06:06 »
Vault nel  post dedicato a Pasquino ha scritto o trascritto questa  bella poesia in dialetto romanesco

ner sonno
me dici ti amo
poi me fai nā carezza
allunganno nā mano

io fermo er respiro
c'ho paura de fatte svejā
č n'attimo
n'giorno nā vita
nun lo sō
ma ner core.....
c'ho nā gioa nfinita

la luce che firtra dai vetri
disegna er profilo
lo conosco ..ma..
fonnerei l'occhi
pe stallo a guardā

č na vita
che stai qui vicino
mo m'addormento e aspetto er mattino
e come si fosse er primo giorno
te vojo guardā........


ma non capisco se la scrisse Pasquino o Vault.

Uno di voi lo sa ?




piccolofi

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Re:Ve saluto ragā
« Risposta #16 il: Aprile 14, 2022, 02:18:11 »

  Come ci si puō sbagliare?
  E' di Pasquino : una delle sue meravigliose e dolcissime poesie in lingua romanesca, a soggetto romanesco o intimistico.
  Qui parla di quella che era divenuta sua moglie, sposata tardi ma che a quanto pare gli aveva suscitato tanto amore.
   :rose:

Brunello

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Re:Ve saluto ragā
« Risposta #17 il: Aprile 14, 2022, 16:21:54 »
A volte, scendeva dal camion per un'imprevvisa  ispirazione, prendeva un foglietto e scriveva. Molte delle sue creature nascevano cosė.

presenzadiritorno

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Re:Ve saluto ragā
« Risposta #18 il: Aprile 14, 2022, 21:06:53 »
Quando si dice... la sensibilitā!