Mia regina, mia diva, permettimi idealmente di prostrami adorante al tuo sacro pie’, e mentre sono prostrato rispondo al tuo post.
Tu dici che “ci siamo amati subito, al primo sguardo…"
Amati ? Ma no, era soltanto reciproca attrazione fisica.
Si eravamo timidi, cominciavamo l’adolescenza. Era difficile per entrambi esternare le proprie emozioni ed i sentimenti. Mancavamo dell’educazione sentimentale, perciò non rammaricarti, non pentirti.
Dici che mi cerchi ma non mi trovi ? Quali ricerche hai fatto o stai facendo per trovarmi ? Hai chiesto ai vicini della casa dove abitavo se sanno il mio nuovo indirizzo ?
Penso che la tua sia illusione di credere che con me saresti stata felice e amata allo stesso tempo.
Sono certo, invece, che con me saresti stata infelice, perché sono come George Byron, un infedele seriale.
Io non ti cerco per trovarti, ormai i miei pensieri sono sintonizzati altrove, lontano dalla Puglia, dal nostro paese natio, da te tanto amato, e in cui ti sei confinata.
Di tempo ne è passato, perciò devi sforzarti di dimenticare quel mio sguardo intenso, che non era sguardo d’amore, ma giovanile desiderio sessuale, da te non corrisposto.
Comunque domattina quando ti sveglierai immagina di potermi baciare con quel bacio afrodisiaco che tu furtivamente sai dare, come nel dipinto qui sotto che mostra Venus mentre con un bacio sveglia Adone, e gli indifferenti putti giocano nel prato.
Waterhouse John William: “Il risveglio di Adone”, 1899, dipinto ad olio su tela