Autore Topic: Natività  (Letto 838 volte)

Doxa

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Re:Natività
« Risposta #15 il: Dicembre 26, 2020, 15:02:16 »
Il cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002, nel  suo libro “Il Vangelo secondo Giovanni” introduce il lettore alla comprensione del significato della parola “logos” (tradotto in latino con “Verbum” ed in italiano con “Verbo”)  nel prologo  giovanneo.

Martini, teologo e biblista, nel volumetto   esamina  la rilevanza che ebbe per l’apostolo il logos  considerato il Figlio co-eterno e con-sostanziale con il Padre.

Nella lingua greca la parola “logos” può avere vari significati, perciò l’autore del libro si domanda perché l’evangelista scelse quel lemma anziché altri più precisi.

Per esempio, se voleva indicare l'azione creativa di Dio, perché non  scelse il vocabolo“rema”, che forse era il termine più adatto ?

Se voleva indicare la «sapienza», perché non preferì “sophia” ?

Secondo gli esegeti la derivazione del logos giovanneo è di tipo sapienziale o veterotestamentario.

Per il defunto cardinale Martini il logos citato dall’evangelista ha cinque significati.   

1. ragione d'essere della realtà; 2. parola creatrice: Dio creò tutto con la parola; 3. sapienza che presiede alla creazione, quindi sapienza ordinatrice; 4. parola illuminante e vivificante; 5. parola rivelatrice: il Figlio di Dio viene fra noi in Gesù (s'incarna), ed è Gesù che rivela il Padre.

1. Logos, ragione ultima delle cose:
l’esistenza di ogni individuo ha una ragione, un perché, un significato. E questo significato ultimo è in Dio.

2. Logos, parola creatrice:
la ragione ultima di ogni cosa è la parola creatrice di Dio, come creatrice  è la parola di Cristo. “In principio Dio creò” (Gn1:1): “Dio disse” (Gn 1:3).

3. Logos, sapienza ordinatrice:
al pensiero ebraico più che il logos era consono il  concetto della "sapienza": l'ebraismo non ebbe  filosofi nella sua storia anteriore al cristianesimo, ma frequenti furono i "sapienti". Questa "Sapienza" nei libri didascalici del periodo ellenistico viene considerata in Dio, nella sua sapienza ordinatrice.   

4. Logos = phos (luce) e zoè (vita) :
logos, nel senso di phos (luce): “Fiat lux” nel primo capitolo della Genesi evidenzia la capacità di Dio di creare mediante il Verbo; Come Logos, Gesù Cristo è Dio in autorivelazione (Luce) e redenzione (Vita).

5. Questo Logos è Gesù Cristo fra noi che ci parla del Padre:
le parole di Gesù, che leggiamo nel Nuovo Testamento costituiscono il significato luminoso ed edificante dell'esperienza umana, come noi la percepiamo.