“Amore in quarantena” è il titolo di un programma televisivo in 4 puntate trasmesso lo scorso anno su Rai1. Sono racconti di storie d’amore nel nostro tempo di lockdown.
A prescindere da quelle storie, la frase “amore in quarantena” mi evoca l’assenza, la distanza, il desiderio, non le coppie che convivono pacificamente o i conviventi per costrizione.
L’implosione domestica ha causato numerose richieste di separazione in chi aveva delle situazioni latenti o chi già in passato aveva tradito i/la partner. Con l’avvento del lockdown c'è stato il punto di rottura definitivo.
Penso alle coppie fedifraghe costrette a non incontrarsi fisicamente con l'amante durante la quarantena, causa le zone rosse e la distanza geografica. Comunque alcuni sondaggi affermano che molti hanno violato il lockdown per l’incontro extraconiugale. Altri si sono limitati alle videochiamate, lo scambio di self o brevi filmati tramite smartphone, tablet, ecc.
Le persone diventano “creative” e cercano altre illusioni d’innamoramento se la loro relazione abituale è ripetitiva, noiosa.