Autore Topic: Pensiero descrittivo ( aggiornato) della mia poesia dal secolo scorso..  (Letto 405 volte)

Platino

  • Mucca Razzo
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  • "Sempre caro mi fu quest'ermo colle..."
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Sto facendo pulizia di appunti, scorci, tracce o semplici pensieri nel cassetto. Ho trovato questa mia bella presentazione a una partecipazione di poesie del secolo scorso, era il 1999...

"Molto spesso, mi accorgo delle tinte drastiche e crude, con cui costruisco le mie spontanee e personali composizioni. Quasi a conseguenza del silenzio intorno a noi e dell'apparente comunicazione. Una reazione forte a
fronte al continuo obbligo a sottostare a inutili convenzioni sociali, culturali (o presunte tali dal nozionismo dilagante NdA) e materialistiche dove non c'è più spazio per l'uomo, inteso come espressione di se stesso e della sua interiorità, il principale elemento e nutrimento della libera poesia dell'anima."

Ho trovato, aggiornata al più vicino 2001, altra presentazione ancor più feroce tra le righe:

"In ogni sua forma, la poesia è sempre più modo di comunicazione, non solo artistica, tra uomini effettivamente liberi di pensiero, liberi di comprendere quanto ci appartiene. Non è forma di arte in fase di estinzione come qualcuno incita, né l'unica forma arma contro il dilagante silenzio o opportunismo personale, sia esso reale, virtuale, o semplice amorfa espressione del mondo che ci accompagna nel quotidiano. La poesia, è ancora, resta autonoma nel proporsi, in forma non violenta ma incisiva, fresca, ricca di emozioni sincere, semplice di quanto l'uomo rappresenta dentro di se ma sopratutto lontana dalle troppe parole gratuite e di interesse, trasmesse al vento mediatico dai tanti falsi profeti moderni." 
 
Ritengo sempre attuali questi  pensieri e convinzioni, evito parole più acide.
 
« Ultima modifica: Giugno 07, 2020, 09:38:27 da Platino »