Nel precedente post ho scritto che Agostino, il vescovo d’Ippona, nel suo “De Trinitate” definì la triade come “l’amante, l’amato e l’amore”: “Ecce tria sunt, / amans et quod amatur et amor”.
Dio è l’amante, Gesù l’amato, lo Spirito Santo l’amore.
Ma è vero che Dio ci ama e vuol essere amato ? Chissà !
Una frase attribuita all’antico poeta greco Pindaro afferma che non è possibile per la mente umana scandagliare i propositi degli dei.
Comunque la dottrina cattolica insegna che Dio è amore e vuol essere amato da chi crede in lui. E’ un amore duale, un dare e avere. E’ sempre stato così, fin dall’antichità, nella mitologia.
Nel nostro tempo va di moda dire che "Dio è amore". Tale "slogan", rilanciato continuamente dal papa e dal clero come "parola d'ordine", è basato sulla “Prima lettera dell'evangelista Giovanni” ai pagani delle comunità dell’Asia Minore che si erano convertiti al cristianesimo.
Lo scopo che l'autore si prefiggeva era quello di richiamare le comunità cristiane all'amore fraterno e di metterle in guardia verso i falsi maestri, gnostici ed eretici, che negavano l'incarnazione di Gesù Cristo.
Nel quarto capitolo della lettera giovannea i versetti da 7 a 12 sono una guida all’amore cristiano. Il verbo “amare” e i suoi derivati risuonano tredici volte in poche righe.
“L’ amore è da Dio”, perciò per definizione “Dio è amore”. L’ azione essenziale di Dio è l’ amore. E il suo amore precede ogni altro amore, è lui che ama per primo e questo suo amore è visibile, sperimentabile, palpabile (1Giovanni 1,1-2),
Questo amore viene rivelato nel Figlio di Dio. Ciò non significa che in Dio non vi fosse amore prima della venuta del Cristo in mezzo a noi. Dio è sempre amore, ma nell’incarnazione di Gesù Dio rivela in modo diretto ed esplicito ciò che sempre egli è, era e sarà.
L’ apostolo Giovanni non si accontenta di chiudere il cerchio dell’ amore in Dio ("Se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amare Dio") ma lo apre verso l'umanità, in accordo con le parole di Gesù durante l'ultima cena:
"Questo è il mio comandamento: amatevi l’ un l’ altro come io vi ho amati" (Gn 15,12).