Autore Topic: Vittima e carnefice  (Letto 1090 volte)

Crisalide

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Vittima e carnefice
« il: Aprile 11, 2011, 15:41:24 »
Ho letto alcune pagine de' "Gli anni rubati" - Le memorie di Settimia Spizzichino...
Leggo ed è tutt'uno sentirmi lei, nuda, avvolta in una coperta, trasportata tremante di paura in un blocco esperimenti...
Tutto apparentemente è bello, diverso dal "campo", quasi un sogno ad occhi aperti...due letti con lenzuola e coperte, un lavandino nella stanza, l'infermiera che non vuole che beva acqua dal rubinetto e mi porta il "latte"... ma c'è un peggio che deve arrivare e che arriva, anche per me... sento sulla mia pelle la pomata spalmata dal medico polacco che fa esperimenti, iniettando batteri... la scabbia, il tifo, dozzine di malattie...

Soffro. Piango. Mi sento dilaniata dal dolore, dalla paura, ma non mi piego, resisto, non chino la testa... in silenzio attuo la mia muta resistenza... non so se ce la farò...di fatto sopravvivo...resisto... fino al giorno in cui riesco a farcela... e poi a raccontare...

Le emozioni scaturite da questa lettura mi spingono a prendere la penna...
Devo scrivere... come spesso mi accade. Ho un bisogno quasi fisico di scrivere, un'impellenza incontenibile...
Non ho idea di quel che scriverò e, come un automa, la mano si muove e la penna incomincia a scrivere...
Ti prendo
ti porto
ti spoglio
ti affamo...

... sto scrivendo da carnefice...

quelle parole messe in fila sul foglio mi sono entrate nell'anima tanto da essere passata, ora, dall'altra parte...come a cercare le ragioni dell'altro...

Scrivo, frettolosamente, quasi come se dovessi portare a termine un compito...
Nessun compito... solo l'urgenza di far fluire le emozioni che, forti, si sono affacciate fra mente e cuore, incrociando all'altezza della gola...

A volte cancello, quando non sento fluidità...
Non sono versi, eppure, quando scrivo qualcosa, devo sentire musicalità...

E’ dura questa musica... ma va avanti, fluida... fino alla fine...


Ti prendo

ti porto

ti spoglio

ti affamo.

Costringo il tuo essere uomo

o donna

o bambino

od anziano
ad essere solo

e null’altro che un numero

involucro privo di essenza.

Ti scavo

privandoti della tua identità

del tuo orgoglio

del tuo essere padre

o madre

o figlio

o nonno.

Diventi un automa

perché ti ho scavato il cervello

ho svuotato il tuo cuore

ho raschiato il tuo corpo.

Cosa!

Tu sei solo una cosa…

anzi no

neanche quella.

Sei un’ombra.

Ti prendo

ti schiaccio

ti umilio

ti scortico vivo

ti piago

rendendoti cavia.

Ti guardo

ti osservo

ti scruto

ti studio

ti porto a pregare

a sperar di morire

o, forse, a far solo finta di voler morire.

Sei furbo

sei forte

anche quando ti credo già vinto.

Hai dentro un potere che io credo di avere

e che, invece, tu hai per davvero.

Tu

creatura che il cielo vuole sopravvissuta

per poter raccontare

la morte della ragione

il trionfo della malvagità.

Ma tu

sai io chi sono?

Quest’io

mille volte crudele

mille volte clonato

in cento angoli della terra

in ogni tempo rinato?!

Strumento del male

capace di meschinità e sevizie

privato della ragione e del cuore?!

Armato di corda e fucile

di gas e batteri?!

Nasco

e rinasco

e rinasco ancora

come uno strumento

lucidamente inconsapevole

polverosamente volitivo

esattamente come te

perché il mondo sappia

che male e bene

esistono

l’uno in funzione dell’altro

esattamente come

il caos reclama ordine

l’irrazionalità richiama la ragione

il buio evidenzia la luce

l’odio esalta l’amore.

presenza

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Re: Vittima e carnefice
« Risposta #1 il: Aprile 12, 2011, 11:12:23 »
... cosa può significare per un "medico" "ll giuramento di Ippocrate"

Giuro su Apollo medico e su Asclepio e su Igea e su Panacea e sugli dei tutti e le dee, chiamandoli a testimoni, di tener fede secondo le mie forze e il mio giudizio a questo giuramento e a questo patto scritto...
Mi varrò del regime per aiutare i malati secondo le mie forze e il mio giudizio, ma mi asterrò dal recare danno e ingiustizia... Preserverò pura e santa la mia vita e la mia arte... In quante case entrerò, andrò per aiutare i malati, astenendomi dal recar volontariamente ingiustizia e danno... Se dunque terrò fede a questo giuramento e non vi verrò meno, mi sia dato godere il meglio della vita e dell'arte, tenuto da tutti e per sempre in onore. Se invece sarò trasgressore e spergiuro, mi incolga il contrario di ciò. 

MCF

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Re: Vittima e carnefice
« Risposta #2 il: Aprile 13, 2011, 12:00:37 »
Bellissimo! Sconvolgente, doloroso, vero. Sarebbe da mandare alla Lav per la campagna antivivisezione ... ciao.
« Ultima modifica: Aprile 13, 2011, 12:02:52 da MCF »

lella

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Re: Vittima e carnefice
« Risposta #3 il: Aprile 24, 2011, 22:26:45 »
Mi si è accapponata la pelle leggendoti. Hai tradotto i tuoi sentimenti in parole. Un pezzo veramente  toccante  :rose:

nihil

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Re: Vittima e carnefice
« Risposta #4 il: Giugno 03, 2011, 07:28:48 »
Mi hai ricordato quel medico dei campi di concentramento che faceva esperimenti sui prigionieri. Uno dei libri più terribile che abbia mai letto, che fa coppia con L'imperatrice nuda, che sarebbe la verità, parla di esperimenti eseguiti su animali. :dsew: