Al sole l'erba sembra come di plastica
un sogno lucido, pellicola di un film in bianco e nero.
Lì in mezzo un fiore bianco non sembra accorgersi che lo sto guardando.
Dovrebbe? Forse,
se avesse gli occhi e non si lasciasse cogliere come da sempre si è fatto a questo mondo.
E penso all'alba quando di notte c'è stato un temporale
ed è bagnato il prato ed anche il fiore.
Penso a quando un bambino ci passa sopra con la bicicletta rossa
ai piedi di chi ci corre sopra sperando di saltare un fosso.
Penso, a questo prato ed al suo fiore bianco
quando c'è vento e nebbia e tutt'intorno è bianco e mosso.
A un cane e al suo padrone
all'altalena che affonda i piedi mentre i bambini ci saltano addosso.
Penso a quando fissi gli occhi sul prato e poi sul fiore
la voglia del presente riaffiora come acqua in un torrente.
E niente occorre d'altro se non solo guardare
vanno i pensieri, le immagini e tutto il resto tace senza bisogno di parlare.
Nascosta al mondo è la semplicità degli attimi
ai più compare solo ciò che è complicato,
come una fine quando si smette di accettare
come il dolore quando lo si vuole allontanare.