Mea culpa... Come ogni buon contadino o agricoltore lo si voglia chiamare, ogni scrittore o poeta che si ritenga tale, deve aspettare il tempo giusto e maturo nel coltivare un'idea, uno spunto, prima di trasformarla in righe, proprie o pubbliche.. La fretta non aiuta, sono caduto nell'errore ancora, pur nell'esperienza, di crescere qualcosa di storto e malato, senza la giusta rotaia (si, c'è scritto rotaia, a buon intenditore NdA). Anche per quanto sopra scritto, ho deciso di riportare al momento “Pura, casta e tosta” nel vivaio della mia creatività, dove potare parti insipide o sterili, rinvigorire stile e presa di lettura, concimare dettagli necessari a capire un messaggio ora non chiaro, ma nemmeno stravolgerlo. Naturalmente a opera compiuta, trapianto nuovamente il tutto in una più consona sezione di “Zammiani”.