Autore Topic: Dio: natura, essenza, consistenza  (Letto 602 volte)

Doxa

  • Muhuhuhu
  • *
  • Post: 2734
  • Karma: +38/-15
    • Mostra profilo
Dio: natura, essenza, consistenza
« il: Settembre 28, 2019, 14:24:05 »
In ambito teologico e spirituale su Dio ci sono affermazioni, descrizioni, definizioni.

L’affermazione asserisce, comunica che si crede vera un’opinione;

la descrizione esprime le caratteristiche che identificano ciò di cui si sta parlando;

la definizione serve per delineare un concetto, il complesso degli elementi che circoscrivono un’entità.

Come definire Dio ?

In questi anni va di moda definirlo: “Dio è amore”, è conoscenza, è il Bene. Si dice che in Dio non esiste il Tempo ma solo l’eternità.

Dio ha attributi antropologici ? E’ solo spiritualità ? Energia ?

Nel libro della Genesi si dice che la creazione dell’Uomo è fatta a somiglianza del creatore. “Dio disse: facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza… e Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò» (Gen. 1,26-27).

Ma c’è anche un brano più esplicito nel dire la somiglianza tra Dio e l’uomo: “Quando Dio creò l’uomo, lo fece simile a sé. Lo creò maschio e femmina, li benedisse, e quando furono creati pose loro il nome di “Uomo”” (Gen. 5, 1-2).

Che l’uomo possa somigliare a Dio lo dice anche Gesù a Filippo che gli chiede di mostrare loro il Padre: “Chi ha visto me ha visto il Padre” (Gv 14,9).

Ma Dio è spirito invece l’uomo è carne e materia. Dio è l’essere assoluto, l’uomo è un essere relativo, Dio è creatore e l’uomo è il suo prodotto. L’uomo nasce come altro dai genitori, Dio è eterno nella sua trinità di persone… un abisso di diversità, altro che somiglianza.

Definire Dio è impossibile perché Egli è indefinibile. Allora perché parlarne ? A cosa servono le chilometriche discussioni sulla “cosa in sé” e sullo “Spirito eterno” ?
Non è possibile definire dio perché allo stato attuale della conoscenza, non si può dire “esiste” o “non esiste”, perciò ritengo inaccettabili i cosiddetti “libri sacri” che pretendono di spiegare Dio, le sue azioni, inazioni e maledizioni.

Doxa

  • Muhuhuhu
  • *
  • Post: 2734
  • Karma: +38/-15
    • Mostra profilo
Re:Dio: natura, essenza, consistenza
« Risposta #1 il: Settembre 28, 2019, 14:25:38 »
La scelta fra l’esistenza e l’inesistenza di Dio è un atto di accettazione o ripudio.

Dio, finzione costruita come speranza all’ineluttabilità della morte.

Credere in un Dio è un bisogno che caratterizza la condizione umana in ogni cultura.

Lo scrittore e filosofo francese Jean-Paul Sartre (1905 – 1980) scrisse: "Dio è il Silenzio, Dio è l'Assenza, Dio è la Solitudine degli uomini. Quando Dio tace, gli si può far dire quello che si vuole".

Se è morto al suo posto c’è il nulla ? Per ottenere l’accertamento della morte di Dio sarebbero necessari indizi, prove, ma non ci sono. E’ invisibile da vivo e da morto, se fosse morto. Ma Dio non è morto né moribondo, contrariamente a quanto pensavano Nietzsche ed Heine. Né morto né moribondo perché non mortale ma immortale. Una finzione non muore, un’illusione non trapassa. Come si fa ad uccidere un sogno, un’aspirazione ?

Il Dio creato dai mortali a loro immagine ipostatizzata non esiste, se non per rendere possibile la vita quotidiana, nonostante il cammino di tutti verso il nulla.
Dio “morirà” insieme all’ultimo individuo vivente, ed insieme a questo spariranno il timore, l’angoscia, il terrore di fronte al nulla, l’incapacità di considerare la morte come un processo naturale inevitabile.

Il sentimento religioso alberga nello stesso individuo tormentato dall’incertezza od ossessionato dal diniego dell’esistenza di Dio.

Affermare e negare: Un tempo per la genuflessione, un altro per la ribellione, un tempo per creare una divinità ed un altro per distruggerla.