Autore Topic: Fenomenologia del "rosicone"  (Letto 580 volte)

Doxa

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Fenomenologia del "rosicone"
« il: Aprile 22, 2019, 10:26:40 »
Fenomenologia del "rosicone": anche questa è  psicologia !

Ci sono nella lingua tedesca parole composte intraducibili, perché più che parole sono “porte” su mondi immaginati o reali.

Per tradurre la sola parolaschadenfreude ne servono 11 con la lingua italiana ("la gioia che si prova di fronte al dolore degli altri") e 6 con la lingua inglese:  “the joy of another’s misfortune”.

La “schadenfreude” per qualcuno può essere un’emozione piacevole, gratificante, per altri è abbinata al senso di colpa al solo pensarla. Ad alcuni può sembrare una profezia che si avvera: se si è stati costretti ad ascoltare persone vanesie  al limite della mitomania, spesso capaci di affascinare parte degli interlocutori, è inevitabile pensare (o dire), quando questi dovesse cadere in disgrazia: ecco, visto, l’avevo detto io che era un bluff.

Accade anche tra avversari politici: se uno perde consensi dopo averli guadagnati sostenendo una buona causa, in caso di fallimento l’altro proverà soddisfazione.

Tutto nasce dall’invidia per qualità che si sa di non possedere. Non a caso Nietzsche citava la “vendetta dell’impotente” per spiegare il significato di “schadenfreude”, mentre per il filosofo Schopenhauer era “l’indizio più infallibile di un cuore profondamente cattivo”.

Sono stati ideati neologismi come “online haters” (= leoni da tastiera), ma volendo capire cosa scateni l’odio e l’aggressività sul web forse basta la parola”schadenfreude”. Nella maggioranza dei casi  Internet e i socialnetwork permettono di dare libero sfogo a quel misto di frustrazione-delusione-invidia-complesso di inferiorità che fa gioire per le difficoltà altrui. La schadenfreude tira fuori il peggio di noi.

L’antidoto ? L’ironia e l’autoironia, per non diventare “haters” e per difendersi dagli “haters”.
« Ultima modifica: Aprile 22, 2019, 10:33:45 da dottorstranamore »

Doxa

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Re:Fenomenologia del "rosicone"
« Risposta #1 il: Aprile 23, 2019, 19:38:05 »
Un accettabile sinonimo di “schadenfreude” è l’italico “aticofilia”:  parola di origine greca, composta da “atychḗs " (= sfortunato) + “philìa” (= amore, passione).

La schadenfreude  (piacere provocato dalla sfortuna  che coinvolge un determinato individuo) è peggio dell’invidia (basata anche sul desiderio emulativo di avere ciò che ha un altro).

La schadenfreude suscita nel soggetto malevolo autocompiacimento o autoconsolazione per le disgrazie altrui.

La niciana "vendetta dell'impotente"  allude alla reazione di individui immaturi che non riescono o non vogliono l’empatia, la comprensione verso la persona invidiata o detestata.

La nozione “vendetta dell’impotente” è nel libro “Genealogia della morale” , scritto dal filosofo  Friedrich Nietzsche.

Per quanto riguarda gli “Internet haters” (coloro che virtualmente odiano e  aggrediscono in rete, fomentando pregiudizi o alimentando dicerie nei confronti di persone o categorie) c’è da dire che di solito sono persone le quali in un dibattito non hanno argomenti per contrastare dialetticamente e culturalmente l’interlocutore,  perciò l’offendono, lo odiano. Questo aspetto comportamentale, lo manifestano tramite post o messaggi  di questo tipo:  il mio odio nei tuoi confronti lo esprimo gridando virtualmente offese e calunnie, per dimostrare a tutto il popolo web che rispetto alla tua idea e alla tua persona, io ho ragione e tu torto!”

nihil

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Re:Fenomenologia del "rosicone"
« Risposta #2 il: Aprile 29, 2019, 21:01:01 »
in italiano il rosicone si battezza con un'unica parola  ..."strxxx"   ;D ;D ;D