Autore Topic: "Amor con amor si paga..."  (Letto 13964 volte)

Doxa

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"Amor con amor si paga..."
« il: Dicembre 31, 2018, 14:08:25 »
“Amor con amor si paga,
chi con amor non paga,
degno di amar non è”.


Questa terzina vuol significare  che quando si riceve l’amore totale si deve corrispondere altrettanto amore, altrimenti l’amante parziale non è degno di amare e nel contempo di ricevere l’amore totalizzante.

La strofa è un frammento contenuto nel “De rebus memorandis, libri IV” ( i quattro libri delle gesta o cose memorabili), raccolta di aneddoti scritti a scopo didattico da Francesco Petrarca dal 1343 al 1345; poi interruppe questo elaborato perché motivato da altri interessi. 

Per  scrivere tali aneddoti il poeta aretino trasse ispirazione
dai “Factorum et dictorum memorabilium, libri IX” (fatti e persone memorabili) repertorio di exempla positivi e negativi descritti attraverso il comportamento di personaggi noti dallo storico Valerio Massimo, di cui si ignora la precisa  data di nascita e di morte, ma vissuto tra la fine del I sec. a. C. e la prima metà del I sec. d. C.. Si sa che questo scrittore di epoca romana fece parte del circolo letterario frequentato anche da Ovidio e raggiunse la notorietà durante l’impero di Tiberio.

La precedente terzina  mi sembra si possa  collegare alla frase “S’amor non è, che dunque è quel ch’io sento?”: titolo del sonetto di Francesco Petrarca, tratto dal “Canzoniere” (Rerum vulgarium fragmenta)

S’amor non è, che dunque è quel ch’io sento?
Ma s’egli è amor, perdio, che cosa et quale?
Se bona, onde l’effecto aspro mortale?
Se ria, onde sí dolce ogni tormento?

5) S’a mia voglia ardo, onde ’l pianto e lamento?
S’a mal mio grado, il lamentar che vale?
O viva morte, o dilectoso male,
come puoi tanto in me, s’io no ’l consento?

Et s’io ’l consento, a gran torto mi doglio.
10) Fra sí contrari vènti in frale barca
mi trovo in alto mar senza governo,

sí lieve di saver, d’error sí carca
ch’i’ medesmo non so quel ch’io mi voglio,
et tremo a mezza state, ardendo il verno.



In questo sonetto il tema è l’amore, accompagnato dal dissidio interiore dell’autore causato proprio da esso.

il tema del dissidio si nota anche nello schema della poesia, oltre che nelle parole, con le quali il poeta fa capire quanto l’amore lo porti alla deriva.

Le domande che Petrarca pone a se stesso evidenziano le sue contraddizioni. Egli si chiede tanti perché e soprattutto si chiede quale sia la vera natura dell’amore, capace di far sì gioire quanto soffrire (v. 3, v. 4).
« Ultima modifica: Gennaio 02, 2019, 08:53:08 da dottorstranamore »

Doxa

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Re:"Amor con amor si paga..."
« Risposta #1 il: Dicembre 31, 2018, 14:44:06 »

 
Nei sonetti nel  petrarchesco “Canzoniere” l’amore nasce nel poeta dalla gioia della contemplazione della bellezza della donna amata. Ma è un amore che non può esaurirsi  soltanto  nell’esperienza contemplativa: la libido che lo coinvolge gli fa riconoscere anche il suo desiderio sessuale. Ed è per lui destabilizzante, perché lo allontana da Dio, perciò peccaminoso.