Avete notato come vivono tranquilli nelle loro società organizzate e serene da milioni di anni: api, formiche, termiti e tantissime altre specie viventi?
Probabilmente era così anche per l’uomo all’inizio.
La natura aveva organizzato anche noi uomini, e l’istinto ci teneva uniti “uno per tutti, tutti per uno”. E si andava avanti così!, tranquilli nel nostro habitat più idoneo. E sarebbe sopravvissuta la specie umana, magari felicemente, come sono sopravvissute tutte le altre specie che incominciano a sparire ora, e non per merito loro, ma a causa delle attività dell’uomo.
Ma che diavolo è successo alla specie umana nella notte dei tempi?
E’ successo che è arrivata l’intelligenza, e l’intelligenza ha sopraffatto gli istinti… questa la grande novità di cui ne andiamo fieri… eppure è stata la grande fregatura!
L’intelligenza ha mollato un calcio all’istinto e ha disgregato il vivere tranquillo e solidale della specie.
Deve essere andata proprio così!
Ve lo immaginate che cataclisma se un’ape operaia cominciasse a riflettere sulla sua non invidiabile posizione?… incomincerebbe a pensare al proprio culo, al proprio personale benessere, e addio vivere sociale; addio alveare; niente più miele.
E l’impollinazione poi?, una tragedia!
E alla fine magari le api si farebbero la guerra; si ammazzerebbero alla grande e acquisirebbero anche la consapevolezza della morte che certamente non favorisce lo slancio vitale, si metterebbero sulla strada della loro fine.
Ma noi siamo sopravvissuti… alla meglio da millenni… e questo è un fatto!
Qualcosa ci siamo inventati per sopravvivere, nonostante l’intelligenza, e qualsiasi cosa sia stata, la sopravvivenza ci è stata garantita.
Almeno finora.
Ma ora sembra abbia ripreso a prevalere, preoccupante, l’interesse per il proprio culo, mentre il senso del vuoto e dell’effimero è giunto a livelli di angoscia.
Comunque qualunque sia stato il rimedio escogitato a suo tempo, cominciamo ad accorgerci che è oramai obsoleto, prossimo alla fine. E mi sa che dovremmo far presto a inventarci qualcos’altro… diciamo nel giro di un millennio; magari decidendo di non più riprodursi fino all’esaurimento della specie… millenni, infatti; più probabilmente milioni di anni… Troppi!, un milione di anni di stenti e infelicità.
Suicidi di massa?
Ma no!
Solo una aggiornata forma di luddismo: la “BOMBA!”
La “BOMBA!”, a gran voce!
La “BOMBA” di fine mondo! Pronta per l’evenienza!
Un polverone… fin negli abissi… fino al centro del centro del buco del culo!
Sterilizzato il pianeta!
E poi milioni di millenni tranquilli a rigenerare il Pianeta.
In fine Ritorneremo!
Solo qualche milione di anni, ma ritorneremo!
Ripartiremo da zero e rifaremo tutto.
Uguale!
“La specie è in panna, infila, genera, stronca, squarta, si ferma mai da cinquecento milioni di anni… che ci sono uomini e che pensano… storto e di traverso, vai a capire, ma forza! copulano, popolano, e BRAOOUUMMM! Tutto esplode! E tutto ricomincia…”. (Céline)