Autore Topic: “Le persone vengono nella tua vita per una ragione”  (Letto 7571 volte)

Doxa

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“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« il: Maggio 09, 2016, 15:02:11 »
“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
(autore anonimo)

Le persone vengono nella tua vita per una ragione, per una stagione o per tutta la vita.
Quando saprai perché, saprai anche cosa fare con quella persona.

Quando uno è nella tua vita per una ragione,
di solito è per soddisfare un  desiderio che hai espresso.
E’ venuto per assisterti nella difficoltà,
per darti consigli e supporto,
per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente.
Può sembrare come un dono del cielo e lo è.
E’ lì per il motivo per cui tu hai bisogno che ci sia.

Quindi,
senza nessuno sbaglio da parte tua
o nel momento meno opportuno,
questa persona dirà o farà qualcosa
per portare la relazione alla fine.

Qualche volta se ne va. Qualche volta muore.
Qualche volta si comporta male e ti costringe a prendere una decisione.
Ciò che devi capire è che il tuo bisogno è stato soddisfatto,
il tuo desiderio realizzato,
il suo lavoro finito.
La tua preghiera ha avuto una risposta
E ora è il momento di andare avanti.

C’è chi resta nella tua vita per una stagione,
perché è arrivato il tuo momento di condividere, crescere e imparare.
Ti porta un’esperienza di pace o ti fa semplicemente ridere.
Può insegnarti qualcosa che non hai  mai fatto.
Spesso ti dà un’incredibile quantità di gioia.

Credici, è vero. Ma è solo per una stagione !
Le relazioni che durano tutta la vita
ti insegnano lezioni che durano tutta la vita,
cose che devi costruire al fine di avere solide fondamenta emotive.
Il tuo lavoro è accettare la lezione,
amare la persona e usare ciò che hai imparato
in tutte le altre relazioni o momenti della tua vita.

Si dice che l’amore è cieco, ma l’amicizia no.

Grazie per essere una parte della mia vita,
che sia una ragione, una stagione o tutta la vita.


 

« Ultima modifica: Giugno 28, 2020, 17:43:51 da Doxa »

presenza

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #1 il: Maggio 09, 2016, 23:09:36 »
Si tratterebbe di un pensiero - riflessione del Coelho più che di una poesia, per questo non c'è un titolo dietro.

Doxa

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #2 il: Maggio 10, 2016, 20:54:29 »
Si tratterebbe di un pensiero - riflessione del Coelho più che di una poesia, per questo non c'è un titolo dietro.

Grazie Presenza per la tua cortese collaborazione. Ma la riflessione  del romanziere Coelho è in un libro ? Se si, qual è il titolo ? Se non è contenuta in un volume vorrei sapere quando la pubblicò e su quale mezzo di comunicazione. Lo so, chiedo troppo, ma, come si dice, “tentar non nuoce”.

Doxa

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #3 il: Maggio 13, 2016, 09:01:10 »
Paulo Coelho: “Le persone vengono nella tua vita per una ragione”

Citazione
Le persone vengono nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita.
Quando saprai perché, saprai anche cosa con quella persona.
Quando qualcuno è nella tua vita per una ragione,
di solito è per soddisfare un bisogno che hai espresso.
E’ venuto per assisterti attraverso una difficoltà,
per darti consigli e supporto,
per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente.
Può sembrare come un dono del cielo e lo è.
E’ lì per il motivo per cui tu hai bisogno che ci sia.

Quindi,
senza nessuno sbaglio da parte tua
o nel momento meno opportuno,
questa persona dirà o farà qualcosa
per portare la relazione alla fine.

Qualche volta se ne va. Qualche volta muore.
Qualche volta si comporta male e ti costringe a prendere una decisione.
Ciò che devi capire è che il tuo bisogno è stato soddisfatto,
il tuo desiderio realizzato,
il suo lavoro finito.
La tua preghiera ha avuto una risposta
E ora è il momento di andare avanti.

C’è chi resta nella tua vita per una stagione,
perché è arrivato il tuo momento di condividere, crescere e imparare.
Ti porta un’esperienza di pace o ti fa semplicemente ridere.
Può insegnarti qualcosa che non hai  mai fatto.
Spesso ti dà un’incredibile quantità di gioia.

Credici, è vero. Ma è solo per una stagione !
Le relazioni che durano tutta la vita
ti insegnano lezioni che durano tutta la vita,
cose che devi costruire al fine di avere solide fondamenta emotive.
Il tuo lavoro è accettare la lezione,
amare la persona e usare ciò che hai imparato
in tutte le altre relazioni o momenti della tua vita.

Si dice che l’amore è cieco, ma l’amicizia no.

Grazie per essere una parte della mia vita,
che sia una ragione, una stagione o tutta la vita.


Questa “riflessione” di Paulo Coelho mi fa ricordare un post che scrissi nel forum Zam alcuni mesi fa (anni ?) nel topic che forse titolai “diario” e nel quale rammento gli amori finiti, sfioriti; le donne con le quali ho scambiato emozioni, sentimenti, intimità, poi le nostre strade si sono divise. Ma le relazioni amorose  tornano nella memoria  ed i ricordi formano la trama narrativa.

A volte nella notte mentre guido l’auto nella città mi capita di passare vicino gli edifici dove abitano alcune  di loro, e penso alle loro immagini, generosità, abitudini.
 
Vedo le loro case dove per mesi, in qualche caso per anni, sono stato amante, compagno. Luoghi in cui sono stato lieto, capito, accudito.

E mentre m‘interrogo sulle ragioni della fine di quegli amori, li penso con tristezza.

Ragioni ? Forse usure, avverse circostanze, cadute della passione, come quando nel mare cade il vento che gonfia le vele delle imbarcazioni e rallenta o ferma la navigazione.

Mi chiedo spesso quale destino abbia coinvolto quelle partner. 

Ora altri beneficiano del loro amore, dei loro baci, abbracci, amplessi, e ne soffro.

Vorrei tornare daccapo con ciascuna di esse e disporre di una magia che mi consentisse di accoglierle tutte in scambievole armonia nella mia immaginaria valle di Giosafat, per non perderne nessuna.

« Ultima modifica: Maggio 13, 2016, 10:22:50 da dottorstranamore »

Doxa

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #4 il: Maggio 16, 2016, 09:14:36 »


I ricordi degli anni dell'adolescenza sono come macchie confuse, privi di ordine cronologico ma pieni di immagini con i colori dell’estate, al mare, su una spiaggia dalla sabbia dorata che tante volte  ho percorso con lei, il mio primo “amore” adolescenziale.
 
Infatuazione ? Innamoramento ?  E’ durato soltanto una stagione, poi finito con l’arrivo dell’autunno e il ritorno in città per ricominciare un altro anno scolastico.

Abitavamo in luoghi diversi, distanti alcune centinaia di chilometri, ed in quel tempo non c’era Internet né i telefonini,non era possibile scambiarci sms, soltanto lettere, che non potevo spedirle all’indirizzo della sua casa, perché la posta veniva ritirata dai genitori, perciò usavo la compiacenza di un compagno che faceva da intermediario. Poi anche la corrispondenza venne interrotta. 

Raramente gli amori estivi sopravvivono all’autunno. Sono come le cosiddette “stelle” cadenti nella notte di San Lorenzo: una veloce scia luminosa nel cielo notturno che svanisce.

Le parole di tante canzoni ci dicono che il primo amore non si scorda mai, ed è vero, la memoria conserva proprio ciò che, svanito fuori di noi, sopravvive nella nostra anima, anche perché  quell’innamoramento estivo fu per me socialmente determinante. Perciò ricordo quella ragazza con gratitudine, per essere stata parte della mia vita  in quella stagione con tante assolate e calde giornate  mitigate dalla brezza marina, quando con la bicicletta percorrevamo sulla costa i sentieri che delimitavano i campi di grano e di girasole.
Ci tenevamo per mano e guardavamo lo sciabordio dell’acqua sulla scogliera, le barche con le vele multicolori che uscivano dal porto, i gabbiani che cabravano.

presenza

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #5 il: Maggio 16, 2016, 12:56:11 »
Bella riflessione, la tua, suggerita dalle parole di Coelho. La tua fatta di vissuto, di personale, di autentica vita giorno dopo giorno. Ecco a cosa è servito Coelho, e in questo grande nel suggerirci le nostre stesse immagini.

Doxa

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #6 il: Maggio 17, 2016, 07:37:19 »
Gentile Presenza desidero esprimerti i miei complimenti per la tua empatia dedotta dal mio post.

Gli “amori” estivi  sono divertenti, regalano piacevoli emozioni, fanno bene all’autostima.



L'estate e le vacanze favoriscono i flirt e gli innamoramenti  fugaci, vissuti nel qui ed ora, “hic et nunc”, non ammettono proroghe nell’attuazione, non si pensa al domani ma all'oggi in maniera intensa, come nei film diretti dal regista Carlo Vanzina ed ambientati in Versilia negli anni ’60 dello scorso secolo, col sottofondo della canzone cantata da Gino Paoli: “Sapore di sale”

Sapore di sale,
sapore di mare,
che hai sulla pelle,
che hai sulle labbra,
quando esci dall'acqua
e ti vieni a sdraiare
vicino a me
vicino a me.

Sapore di sale,
sapore di mare,
un gusto un po' amaro
di cose perdute,
di cose lasciate
lontano da noi
dove il mondo è diverso,
diverso da qui.

Qui il tempo è dei giorni
che passano pigri
e lasciano in bocca
il gusto del sale.
Ti butti nell'acqua
e mi lasci a guardarti
e rimango da solo
nella sabbia e nel sole.

Poi torni vicino
e ti lasci cadere
così nella sabbia
e nelle mie braccia
e mentre ti bacio,
sapore di sale,
sapore di mare,
sapore di te.

Qui il tempo è dei giorni
che passano pigri
e lasciano in bocca
il gusto del sale.
Ti butti nell'acqua
e mi lasci a guardarti
e rimango da solo
nella sabbia e nel sole.

Poi torni vicino
e ti lasci cadere
così nella sabbia
e nelle mie braccia
e mentre ti bacio,
sapore di sale,
sapore di mare,
sapore di te.


I  “colpi di fulmine”, le “cotte”, le infatuazioni, i flirt, gli innamoramenti estivi sono piacevoli, si ricordano  con un sorriso, con tenerezza, a volte con nostalgia.  Ma possono anche causare  il “mal d’amore”, struggente, romantico, dà sofferenza , fa idealizzare la persona. 
Per evitare il mal d’amore da rientro è necessaria la consapevolezza che la “cotta” potrebbe finire alla fine della vacanza, perciò è meglio “viverla” con  “leggerezza”.


Doxa

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #7 il: Maggio 19, 2016, 09:05:04 »
Gli “amori” estivi sono  di solito destinati a durare solo il tempo di una stagione, ma possono cambiare per sempre la vita.

L’incontro, l’attesa, la conquista, il lasciarsi, il ricordo nell’inverno, le lettere scambiate (nel passato,... oggi ci sono le e-mail) e la fine della relazione, anche “epistolare”.   

Lasciare un buon ricordo è un privilegio che non tutti riescono a perseguire.

C’è chi vorrebbe dimenticare, allontanarlo/a per sempre dalla propria vita, e c’è chi vorrebbe fare di tutto per riconquistare l’ex partner, per rimanere amici. Molti non riescono a dimenticare l’ex e il passato, non riescono a proiettarsi verso il futuro.

Nel nostro tempo il web agevola la ricerca ed i contatti con gli ex tramite i social network, come Facebook, per poi passare alle mail e agli sms, uno dei quali potrebbe dire: “Sono passati anni ma tu sei e sarai per sempre nei miei ricordi più belli. Tu non lo sai, ma sono ancora innamorata di te”

I ragazzi di oggi hanno, tramite il web, molte più occasioni di incontro rispetto a quelli del passato. Quindi poco male se ci sono meno occasioni di flirt estivi, dovuti alle vacanze brevi.  E comunque ove capitassero il web consente di poterli  assecondare meglio.

Considero piacevole parlare del cosiddetto “primo amore”, ma con il distacco necessario, senza coinvolgimento emotivo-sentimentale  verso una storia conclusa.  Invece, di solito, chi si strugge per il “primo amore” è infelice dell’attuale relazione e si rifugia nei ricordi, nella nostalgia. A proposito di questa ho scritto nel passato un post nel forum Zam ma in un altro topic ed ora lo ripropongo. 

Nostalgia per un amore finito ma che la memoria ritrova nei ricordi e colpisce con forza inattesa.

A volte bastano le prime note di una canzone che non si ascoltava da molto tempo...da quel tempo... e nella mente si ricompone l'immagine del volto amato, col quale si credeva di aver chiuso per sempre.
Ma il ricordo, improvvisamente liberato, fa affiorare la struggente nostalgia. Come affrontarla ?

Penso che sia importante saper trovare il giusto rapporto con questo sentimento.
C'è la "nostalgia fugace", alla quale ci si può abbandonare con malìa, ma c'è anche la nostalgia che persiste, insiste, ed è capace di turbare. E' il tipo di nostalgia più temibile, specie se nel frattempo si è instaurata una nuova relazione o costruita una famiglia.

Se le emozioni suscitate da un ricordo d'amore sono così travolgenti da rimettere in discussione gli affetti presenti, forse nascondono il desiderio di "fuga", l'insoddisfazione per la propria condizione attuale. Ed allora il passato diventa edulcorata nostalgia, che reinventa la realtà di quel tempo e svaluta il rapporto d'amore attuale.

La nostalgia per un "antico" amore può derivare dall'insofferenza o dalla stanchezza nel menage quotidiano di coppia. In tal caso sarebbe meglio non agire d'impulso: ad esempio non telefonare a quella persona.
Una tipica fantasia di tale situazione suscita la domanda: "se avessi sposato quella persona forse oggi sarei felice". Tale dubbio può crescere fino ad avere la convinzione di avere sbagliato tutto.

Gli psicologi consigliano di reagire a questo pensiero, anche se non è semplice "staccare la spina" da un sogno. Ma è l'unico modo per dissolvere i "fantasmi del passato" e tornare in contatto con la realtà.
Se si è liberi dalle illusioni è più facile dedicarsi a quello che non va nell'attuale rapporto di coppia.

La nostalgia, però, non è sempre canaglia. Qualche volta, infatti, è il richiamo di un amore ancòra palpitante. Può accadere in qualsiasi momento, anche da anziani. E se non si hanno "impegni" sentimentali perchè non assecondare il desiderio di rintracciare la persona amata ?

L'importante è sapersi proteggere da eventuali delusioni in agguato.

Doxa

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #8 il: Maggio 23, 2016, 00:05:42 »
La nostalgia ispira poeti e romanzieri. Viene suscitata da un’esperienza felice del proprio passato. 

“La nostalgia è la sofferenza provocata dal desiderio insoddisfatto di ritornare”, disse lo scrittore Milan Kundera nel libro “L’ignoranza”. Questo romanzo narra la storia di una donna, Irena, e di un uomo, Josef,  che, dopo aver vissuto per oltre vent'anni lontani da Praga in esilio volontario e con storie tra loro lontane, avendo in comune solo un dimenticato amore adolescenziale,  ritornano nella loro città  e, casualmente, si rivedono.
 
Tornare, significa ripercorrere nella mente nomi, volti e luoghi del passato. Ognuno, dice Kundera, ricorda solo momenti significativi del proprio vissuto. Di una storia d’amore possono restare solo alcuni attimi, poche immagini, qualche parola. 
 
L'incontro tra Irena e Josef dura soltanto pochi minuti, ma fissano un successivo appuntamento ed altri incontri, dai quali  nasce il feeling, la sintonia ed infine l’amore, con finale a sorpresa.

Questo romanzo di Milan Kundera mi riporta al 1995 e mi fa pensare al film “Prima dell’alba”, che racconta l’incontro tra un uomo, Jesse, venticinquenne statunitense, ed una donna, Celine, ventitreenne francese. I due si conoscono su un treno che da Budapest va a Vienna e Parigi. 
Jesse, il mattino dopo, dovrebbe ripartire con l'aereo da Vienna per tornare a casa, mentre la ragazza dovrebbe proseguire, con lo stesso treno, verso Parigi. Tuttavia, poco prima di salutarla, Jesse la invita a sostare con lui a Vienna per una notte e la convince a scendere dal treno.
Trascorrono la notte in giro per la città. Dialogano, cercano di conoscersi,  si confidano,  espongono la loro idea dell’amore, le loro paure e titubanze, si baciano. Tra i due nasce il feeling.   
All’alba i due si dividono, ciascuno destinato a proseguire il proprio viaggio in due diverse direzioni.  Al momento del commiato Jesse e Celine  esprimono la volontà di dare un seguito al loro incontro.  Il finale resta aperto: Jesse e Celine si rincontreranno ? 

Tornando a Kundera e all’amore adolescenziale tra Josef ed Irena, secondo gli esperti rimettersi con il primo amore non è mai una buona idea. Il primo amore tende a lasciare una grande impronta emotiva in ognuno di noi, spiega lo psicologo Cary Cooper della Lancaster University,  e ci spinge a dimenticare le cose che allora non funzionavano per farci vedere tutto “ammantato di rosa”. E’ sbagliato pensare che  il rapporto interpersonale possa essere lo stesso di 10 o 20 anni fa, perché le circostanze sono cambiate, ed anche le persone cambiano.

Il primo amore non si scorda mai ?  La risposta è affermativa.  Lo conferma anche un recente sondaggio.  Alla domanda “Pensate mai alla prima fidanzata ?”, il 24% dei maschi ha risposto uno struggente sì, mentre il 14% ha ammesso di essere andato anche oltre il semplice pensiero, riallacciando i contatti con la vecchia fiamma, sebbene in gran segreto. Niente “scappatella” in ricordo dei vecchi tempi, ma una vera e propria storia, possibilmente più duratura rispetto alla volta precedente.

E’ “sbagliato” riprovare ad instaurare la relazione col “primo amore”, ma forse anche con il secondo ed il terzo…

Un amico virtuale mi ha inviato una mail per dirmi che  ha avuto “diversi tipi di innamoramento: quelli brucianti, quelli a fuoco lento, quelli da bellezza, quelli da sensualità e quelli da amicizia. Poi le relazioni sono finite e col passar del tempo quella persona ti manca, ti vien voglia di raggiungerla e di baciarla, di regalarle un mazzo di rose, di andare da lei perché con lei stavo bene, e in quei momenti non avrei voluto nessun altra accanto a me.
Le persone che amo e che ho amato, me le porto sempre dentro,anche se non posso più averle vicino, sentirle o vederle. Questo mi produce uno stato melanconico quando ripenso a quei momenti che non potranno mai tornare, e alle volte è pesante da sopportare”
.

Secondo il professor Constantine Sedikides, direttore del Centro di ricerca sull'identità personale dell'Università di Southampton, Regno Unito, la nostalgia è una risorsa psicologica, aiuta a  rimettere insieme i frammenti del  proprio passato e a far riflettere tra ciò che eravamo e ciò che siamo. 

Doxa

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #9 il: Maggio 25, 2016, 06:59:56 »
Tempus fugit, amor manet. La reminiscenza della frase  che ha ancora risonanza; la foto che reintegra ricordi sbiaditi; un diario che svela emozioni e sentimenti.

I ricordi a volte sono ingombranti e pesanti come macigni, ci tengono ancorati ad un passato che non fa vivere pienamente il presente.
Di tanto in tanto riaffiorano nella memoria, portati alla luce da una frase, da un immagine, da un profumo…,  hanno la capacità,  di riportare indietro nel tempo, e rende quel ricordo più bello, specie se lo si avvolge di rimpianto o di nostalgia.

Mi è successo più volte di sentir parlare qualcuno di un amore finito e mai dimenticato. Un amore che veniva definito il più importante della propria vita, nonostante dopo ce ne siano stati altri, considerati di serie B. Ma è possibile re-innamorarsi dopo una storia davvero importante e non riuscire a raggiungere il livello più alto ?

E' giusto che gli amori successivi a quello considerato “il più importante” debbano  essere considerati “inferiori” ? No! Non è vero che l'amore che viene dopo è meno importante. Ogni laison ha determinate caratteristiche. Ovviamente ci sono relazioni amorose che più di altre lasciano dei segni importanti nella vita di una persona. Infatti c’è differenza  tra il non riuscire a dimenticare  l’ex compagno/a  di una stagione e il non riuscire a dimenticare  la persona con la  quale si è vissuta una relazione importante, una convivenza e un matrimonio, che poi  finisce.

Ci sono persone che non riescono a dimenticare l’ex partner nonostante la sofferenza che provocava. Sono consapevoli che sarebbe meglio abbandonare il fardello psicologico ed aprirsi alla possibilità di una nuova relazione. Ma non ci riescono, tornano con il pensiero all’ex, che magari ha un’altra storia amorosa, e continuano ad immaginare come avrebbe potuto essere bella la loro, se solo…

Perdere la persona che si ama provoca sofferenza simile al lutto, capita che nella propria mente si crei erroneamente un ricordo positivo della relazione. E il dolore si trasforma in infelicità.  Il dolore fa parte della vita, ma l’infelicità è una scelta. Dipende dal soggetto se conviverci oppure darsi da fare per trovare gli antidoti.

Chi non offre l’amore che si desidera non può essere il partner adatto. La “persona giusta” è solo quella che ti ama davvero e desidera stare con te, senza ricatti, costrizioni, prepotenze.
« Ultima modifica: Maggio 25, 2016, 07:06:20 da dottorstranamore »

Doxa

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #10 il: Maggio 26, 2016, 06:17:48 »
Di solito è inutile cercare la ragazza con la quale si è avuta una storia, avendo in mente l’idea di poter riallacciare la relazione dopo alcuni anni, specie se è stata lei ad interrompere il fugace rapporto in un periodo di vacanze ed ormai ha un’altra relazione soddisfacente. Non ci sono metodi, specie se non era grande amore, ma soltanto infatuazione giovanile.

Certo, il “primo amore” è importante, forse indimenticabile, ma sono importanti anche gli amori successivi, se coinvolgenti, passionali.   Quei ricordi sono “magici”,sembrano provenire da una favola incantata. E’ Mnemosine, madre delle muse,  che ricombina i ricordi, modula lo scorrere delle raffigurazioni per rintracciare i punti salienti.

Il ricordo è un placebo, come per questa signora, la quale racconta: “Più di 15 anni fa, al liceo, credetti d’incontrare la persona con la quale ero convinta che avrei vissuto tutta la vita. Ci univano la complicità, le affinità, la fiducia, espressioni per me magiche. Ad esserne convinta, però, ero solo io, perché lui non provava i miei sentimenti ma solo amicizia. Ci lasciammo e provai la sofferenza tipica dell’adolescente respinta. Poi ho iniziato una relazione durata 13 anni e finita da poco, forse anche per l’inconfessabile convinzione che prima o poi avrei di nuovo incontrato lui.

Ora  sono di nuovo single (lui non so), entrambi abbiamo vissuto dei dolori, durante i quali sarebbe stato di conforto ad entrambi essere vicini, avrei voglia di ritrovarmi con lui per confessargli i miei problemi, le mie difficoltà ed ascoltare quelli suoi con la stessa confidenza di allora. Ma mi sto domandando non in che modo (basta che io  lo chiami al telefono o gli mandi una cartolina) quanto piuttosto se è giusto od opportuno cercarlo, per chiedergli: “Ti sei accorto finalmente che siamo anime gemelle ? Vogliamo recuperare il tempo perduto ? Se la pensasse così forse mi avrebbe già cercato lui, forse ha degli scrupoli”
.

A questa signora così risponde il noto giornalista Massimo Gramellini: “In tempi flessibili come questi, fa effetto leggere storie come questa, con sentimenti immutabili nel tempo, la cui stabilità forse dipende dal desiderio più che dalla realizzazione.

E’ possibile che, rovistando nella scatola dei ricordi in cerca di conforto, tu abbia voluto estrarre quell’amore incompiuto.
Però devi ammettere che lui finora è stata un’anima gemella molto distratta. Non si è accorto di esserlo quando eravate ragazzi e ha continuato a non accorgersene per tutti gli anni della giovinezza. Quando si ama non sono le domande ad essere poco razionali, sono le risposte che uno si dà, viziate al’origine dalla speranza che le regole seguite da tutti non siano valide per voi due. Così si spiega la tua allusione alla possibilità che lui arda dalla voglia di tornare fra le tue braccia, ma non lo faccia per scrupolo. Chi rimane con la nostalgia ha la speranza che un gesto possa modificare il corso degli eventi. Devi tener presente che in ogni amore c’è una componente chimica, la cui assenza non può essere compensata dalle affinità caratteriali. Molti hanno nello zaino della memoria il ricordo di un amore soltanto sfiorato. Ma la premessa è che l’attrazione fisica sia presente in entrambi. Nel tuo caso, invece, lui ti ha sempre e solo considerato un'amica, perciò anche adesso non può offrirti niente di più di quel che ti dava a 15 anni. Persino se si mettesse con te per tenerezza e bisogno di compagnia, difficilmente riuscirebbe ad innamorarsi.

Ma mentre lo scrivo so che al tuo posto non mi darei ragione, perché chi ama pensa di poter spostare le montagne e non accetta una delle verità più amare dell’esistenza”

« Ultima modifica: Maggio 26, 2016, 06:40:58 da dottorstranamore »

Doxa

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #11 il: Maggio 27, 2016, 00:29:09 »
Il bello di questo forum ?  Dà la sensazione a chi scrive di essere un navigatore solitario nell’oceano. Non suscita attese, repliche, discussioni, richiesta di chiarimenti. E’ il mio ideale ! In qualcuno forse l’”assordante silenzio” può causare allucinazioni o movimentare la fantasia, come capita a me in questo momento che m’immagino  di essere il capitano Achab a caccia della balena bianca. Ma no, sono soltanto un divulgatore che divaga per diporto per concludere il topic con questo post per dire che ci sono amori che si rincorrono, ci sono amori che non resistono, amori che non si dimenticano. Questi amori sono comunque dei preziosi insegnanti. Ci ricordano che possiamo ancora amare.

Il ricordo è un placebo se anticipa il ripetersi di esperienze piacevoli. E la nostalgia è importante se non imprigiona nel passato ma aiuta a costruire la propria identità attraverso la biografia, fluida nel tempo.   

L’amore? Sovente si comprende quand'è tardi. E arriva il ripiego, il rimpianto,  la nostalgia. Ma pur rimane lo stratagemma di rilanciare il discorso su un piano letterario o poetico, dove ciascuno ricorda alcune pagine memorabili che gli hanno suscitato intime risonanze. A me capita con Giacomo Leopardi e le sue “rimembranze”, celebrate nella poesia “Le ricordanze” (“Vaghe stelle dell’Orsa, io non credea. Tornare ancor per uso a contemplarvi…”), presenti anche nello “Zibaldone”; nella poesia “Alla luna” (…”E pur mi giova/La ricordanza, e il noverar l'etate/Del mio dolore”….); nella lirica dedicata ”A Silvia” (“Silvia , rimembri ancora / quel tempo della tua vita mortale, / quando beltà splendea / negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi”…); nel “canto” “L’infinito” (…”e mi sovvien l'eterno,/ E le morte stagioni, e la presente / E viva, e il suon di lei. Così tra questa / Immensità s'annega il pensier mio:/ E il naufragar m'è dolce in questo mar”.)
 
Mi piace anche questa strofa della canzone “Viaggi e miraggi”, cantata da  Francesco De Gregori….

“Bella ragazza, begli occhi e bel cuore,
bello sguardo da incrociare,
sarebbe bello una sera doverti riaccompagnare.

Accompagnarti per certi angoli del presente,
che fortunatamente diventeranno curve nella memoria.

Quando domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente,
ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria”.

…..


piccolofi

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #12 il: Aprile 20, 2018, 23:45:40 »
Caro Stranamore, navigatore solitario nell'Oceano e nei vari mari, chi basta a se stesso non dovrebbe protestare!
Ma so che il tuo è un vezzo, un modo per sottolineare che tu scrivi e tu ti rispondi, e poi integri, e poi disserti, e infine arriva il momento che ti stanchi o consideri tutto analizzato un argomento, e chiudi.
Ti piace fare queste disamine di argomenti vari, queste schede, queste puntate di studio laddove ti spinge la curiosità.
Dunque buona navigazione.
Ogni tanto si avvicinerà qualche navicello, accosterà un poco e seguirà la tua navigazione, si metterà nella tua scia, curiosando o riflettendo, e poi si allontanerà.
E tu avrai dato qualche impulso di riflessione, chissà.

Platino

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #13 il: Aprile 21, 2018, 21:25:43 »
Forse è meglio un dragamine...

Doxa

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Re:“Le persone vengono nella tua vita per una ragione”
« Risposta #14 il: Aprile 22, 2018, 22:17:18 »
Caro Stranamore, navigatore solitario nell'Oceano e nei vari mari, chi basta a se stesso non dovrebbe protestare!
Ma so che il tuo è un vezzo, un modo per sottolineare che tu scrivi e tu ti rispondi, e poi integri, e poi disserti, e infine arriva il momento che ti stanchi o consideri tutto analizzato un argomento, e chiudi.
Ti piace fare queste disamine di argomenti vari, queste schede, queste puntate di studio laddove ti spinge la curiosità.
Dunque buona navigazione.
Ogni tanto si avvicinerà qualche navicello, accosterà un poco e seguirà la tua navigazione, si metterà nella tua scia, curiosando o riflettendo, e poi si allontanerà.
E tu avrai dato qualche impulso di riflessione, chissà.

Gentile Piccolofiore, la tua empatia nei miei riguardi mi lusinga.

Un altro al mio posto forse potrebbe sentirsi frustrato dalla mancanza di interlocutori o contestatori. Invece a me va bene così. Questo forum lo considero un'oasi di pace. I topic mi permettono la creatività, la rielaborazione dei testi, aggiornandoli con altre letture.

Per le dispute frequento altri siti.

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