Girava con un carro dipinto di rosso e verde, andava in ogni dove e poi montava le tende. E tutti i bambini a festa scorgendo il teatrino si davano appuntamento per assistere allo spettacolo creativo. Così il burattinaio incantava cose e persone, e tra le mani i fili teneva dei destini di donne innamorate, cavalli e cavalieri, uomini e combattenti.
Poi finiva tutto e ognuno andava a casa, ma lui restava in tenda e continuava a parlare. Così un giorno si accorse di essere solo dentro a quel mondo di legno e cominciò a cercare un’anima gemella. La vide in un paese sperduto tra le montagne durante uno spettacolo di cavalieri ferventi e se ne innamorò perdutamente. Ma con lei non fu diverso dei suoi burattini, pensava pover’uomo che fossero tutti uguali. Così un triste giorno quella donna lo lasciò per sempre, e da quel momento la sua luce si spense. Qualcuno narra d’averlo visto lontano in qualche luogo senza più il suo carro e nemmeno il suo mondo.