La psicologa francese Marie Haddou nel suo libro titolato: “Saper dire no, senza sensi di colpa”, afferma che imparare a dire no permette di scegliere, di acquisire fiducia, senza offendere gli altri.
Nell’approccio amoroso una donna non ci mette molto a comprendere se un possibile partner va bene. Inquadra subito il “disperato” che riceve sempre il 2 di picche. L' insuccesso relazionale genera in lui insicurezza, scarsa fiducia, bassa autostima. L’inadeguatezza induce a commettere errori nel rapporto interpersonale
La ragazza cerca un partner che abbia energia, entusiasmo, e non uno negativo e disfattista. Vuole divertimento, leggerezza e non un compagno pedante, saccente, o chi vuole avere sempre ragione. Fugge dal tipo lamentoso, che si considera sfortunato. Ella aborre il narcisista e il presuntuoso ma anche l’umile, il dimesso. Gli esperti dicono che la femmina cerca nel maschio una figura forte, protettiva, non l’insicuro. Vuole un uomo propositivo, sicuro, deciso.
Parlando dei suoi innamoramenti una ragazza mi ha detto: “di solito dono il due di picche se un ragazzo mi chiede di uscire insieme dopo il primo incontro, senza conoscere come la penso, basandosi solo sul mio aspetto fisico. Un tipo così lo considero un superficiale, non fa per me. Sicuramente è uno di quelli che ci provano con tante. Per allontanarlo gli dico: ‘Non abbatterti, ci sono altre ragazze che ti troveranno attraente sotto tutti gli aspetti, intellettualmente, fisicamente, emotivamente. Però devi accettare il fatto che a me non piaci abbastanza’.
Se un ragazzo m’interessa ci esco volentieri, ma se poi con l'andare avanti della conoscenza capisco di aver preso un abbaglio, non se ne fa nulla. A volte mi sono pentita del modo in cui ho dato il 2 di picche, ma ci sono ragazzi testardi che fanno finta di non capire, allora mi dispiace se ci restano male. Ma del due di picche in se non mi sono pentita mai”.
Nel rapporto uomo – donna ogni individuo per la scelta del/la partner deve decidere se cerca una breve relazione amorosa o un impegno di lungo periodo. Occorre sapere ciò che si vuole per pianificare la “strategia” di conquista.
Può sembrare strano considerare strategici i rapporti di coppia, l’amore ed il sesso, ma noi non scegliamo mai a caso un partner, né siamo in grado di attrarre qualsiasi individuo. Le relazioni interpersonali amorose seguono inconsce strategie per giungere all’accoppiamento, perciò è necessario capirle per sapere come vengono risolti i problemi inerenti la conquista del/la partner.
La scelta è condizionata da fattori esterni ( le informazioni che si hanno sulla persona, gli stimoli sensoriali, le caratteristiche fisiche, i segnali d’interesse sessuale, gli indizi per la potenziale infedeltà, o altro) e da elementi interiori, perchè i meccanismi psicologici scrutano anche le informazioni riguardanti noi stessi, come l’abilità nell’attrarre il/la partner desiderabile.
Come nelle favole, concludo questo topic dicendo che "Stretta è la foglia, larga è la via, dite la vostra che ho detto la mia !" Nel passato la parte iniziale di questa frase era un po’ diversa: “Stretta è la soglia” e non la foglia. Fu un errore di trascrizione a far diventare stretta la foglia. Alcuni secoli fa era accentuata la somiglianza grafica delle lettere s ed f, perciò la parola “soglia” venne confusa con “foglia” e l’errore si è perpetrato fino a giungere ai nostri giorni.
Nella versione originale si usava dire “Stretta è la soglia” (della porta d’ingresso) come metafora della difficoltà nell’iniziare un racconto, ma quando si oltrepassa la porta la via si presenta larga e si può continuare con facilità.