Autore Topic: L'uomo è sacro?  (Letto 1044 volte)

ectobius

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L'uomo è sacro?
« il: Marzo 16, 2016, 10:31:27 »
Riflettendo su quest’epoca odierna di cupa barbarie anche mi porto con la memoria alle vive e tragiche vicende d’ogni altra epoca, specie a quella del secolo appena scorso.
La vita umana… la vita tout court… forse mai ha avuto un valore dirimente… ma ora? In certi momenti si ha la viva impressione che nessuna vita (compresa quella degli animali) su questo povero pianeta sia degna di rispetto.
Oh… e mi chiedo… mi chiedo se ci son mai stati i bei tempi dell’uomo sacro e intoccabile: l’uomo creato da Dio; un Dio che voleva il bene di tutte le sue creature.
A sua immagine e somiglianza questo Dio aveva creato l’uomo, quindi perfetto e buono… eppure Caino uccise Abele.
Come spiegarlo questo primo episodio dissacrante?
E insistiamo fino ad essere portati a pensare che anche Dio può uccidere, e pensiamo anche che in questo primo omicidio si possano ravvisare responsabilità del Dio, sempre più minuscolo.
Abele era un pastore e donò a Dio degli animali; Caino era un contadino e donò a Dio della frutta; tuttavia Dio apprezzò il dono di Abele, e disprezzò Caino e il suo dono:
“Non diede uno sguardo a Caino, né ai doni di lui” (Genesi 4,5).
E pensateci: quando un padre tratta un figlio con amore e l’altro con odio, non è forse normale che si scateni un conflitto, magari inconscio, tra fratelli? Un Dio screanzato! Nessun genitore, infatti, si sognerebbe di offendere un figlio da cui ha ricevuto un regalo. Un regalo!
Piaccia o non piaccia.
E così “Caino si accese di grande sdegno e portava il volto dimesso”(Genesi 4,5), ma aveva paura che, criticando il cosiddetto padre, potesse da questi essere folgorato, e allora sfogò la sua ira sul fratello.
Se (D)io si fosse comportato da amabile padre quel delitto non sarebbe avvenuto: (D)io è il vero Caino!, ed ebbe l’ardire di rivolgersi a Caino con queste parole :
“Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora tu sia maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti, e tu vagabonderai sulla terra. E sarai sempre ramingo e fuggiasco”.
Ma Caino protestò:
“Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo, ed io mi dovrò nascondere lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque m’incontrerà mi potrà uccidere”.
Allora il dio non poté esimersi e, bontà sua, concesse:
“Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!”.  E impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato.
Caino dignitosamente si allontanò dal Signore.

Pensate forse che un Dio dei cieli come questo potesse durare nei secoli dei secoli? Eppure durò continuando a commettere malefatte, finché, dai e dai, l’uomo ha cominciato a ucciderlo, e senza alcuna remora l’uomo ha continuato a uccidere i suoi simili senza sentire voci terribili di condanna: Caino potrà essere toccato, e su di lui si potrà esercitare la vendetta.
Ormai dovrebbe essere chiaro che non un Dio ha creato l’uomo, ma che piuttosto sia stato l’uomo a creare un Dio.
E così sarebbe il momento di trovare la strada per una nuova sacralità… laica questa… Ma chi riesce solo ad immaginarla?
Viviamo contraddizioni madornali, esorbitanti qualsiasi raziocinio; siamo sopraffatti da paure, e nel loro nome ci armiamo e ci farcciamo giustizia privata, sempre più cruenta: spariamo alla testa del ladro albanese e poi lo trasportiamo d’urgenza in ospedale e schiere di medici si affannano con ogni mezzo per salvargli la vita; l’orrore di fronte alle immagini dell’attacco alle torri ci fa sussultare… piangere silenziose lacrime; senza lacrime e commozione ho visto, durante la cena, le immagini dei bambini neri che muoiono di fame, coperti da mosche; masse di disperati vivere nel freddo e fango addossati al muro della vergogna dell’Europa colta e cristiana; e sono migliaia, milioni ormai, gli esseri umani che vengono squartati per guarirli dal cancro che l’uomo stesso procura; le industrie impregnano l’ambiente di tanta diossina che ormai Seveso sembra uno scherzo…
E dove sono le speranze?
Ogni idea di cambiamento diventa ideologia, ed ogni ideologia, qualsiasi siano i principi alla sua base, genera mostri.
Dio è morto... di morte lenta; ed è morta, e velocemente, anche la sacralità dell’uomo.
C’è ancora qualcuno, in questi nostri tempi, che riesca a prefigurarsela una nuova sacralità della vita umana: una sacralità laica?
Basta osservare la gran folla che si aduna sotto un balcone con cartelli e bandiere, per inneggiare all’eroe sparatore... questi sì, sono massa di benpensanti! E l’eroe si affaccia e saluta… soddisfatto?... alla faccia del finimondo.
Il sogno bizzarro del comunismo è stato trattato con rozzezza e brutalità, ed era solo un bambino fragile e prematuro da coccolare con tanta delicatezza, e  forse sarebbe rimasto solo un sogno… ma anche una speranza.
E così siamo nudi anche di sogni, e ci viene il dubbio che in fondo sia l’uomo, con le sue velleità, le sue presunzioni, le sue imperfezioni... che sia l’uomo il MOSTRO.

presenza

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Re:L'uomo è sacro?
« Risposta #1 il: Marzo 16, 2016, 22:28:15 »
Ho letto parola per parola il corso dei tuoi pensieri faticando in alcuni punti, scorrendo in altri e forse chiedi alla fine una risposta, o ne hai già tante e tutte tue?
Ieri ho scoperto leggendo a chi di idee ne ha poche, che ognuno ha del mondo una sua rappresentazione, proprio così, e lo diceva Schopenauer. Otto miliardi di uomini sulla terra, ognuno narrerà la propria esperienza, nessuna sarà una descrizione anatomica della realtà, tutte saranno vere.Ciò significa che ognuno ha il proprio punto di vista, e ancor di più se immaginassimo di essere per un attimo estranei alla nostra vita quotidiana, al nostro ambiente, dunque ci mettessimo i panni di chi non ci conosce, allora il nostro mondo ci sembrerà buffo, e nulla sarà così scontato.
Ad esempio, i cinesi sono contrari al fatto che l’Occidente promuova campagne di moralizzazione contro il fumo. Se capiterà di fare un viaggio da quelle parti, e si estrae dal pacchetto una sigaretta alla stazione, non arrabbiamoci se i cinesi nei paraggi si alzeranno tutti insieme per accenderla.  I cinesi fumano di brutto, non offrono una sigaretta ogni tanto ma ogni dieci minuti. Il fumo non fa male, è il loro punto di vista.  

Ciò che dona equilibrio tra le parti dunque è il confronto, la coerenza nel riconoscere altro da noi stessi. Tu chiedi se mai ci sia stato un uomo sacro in questo mondo. Dal mio punto di vista l'uomo ha solo tra le mani la possibilità di decidere cosa volere o poter essere. Non c'è una cosa giusta o sbagliata, è il modo col quale ci relazioniamo alle cose che fa la differenza e segna la scelta. 

ectobius

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Re:L'uomo è sacro?
« Risposta #2 il: Marzo 19, 2016, 06:38:47 »
L’uomo è il più disperato tra gli esseri viventi su questa misteriosa e meravigliosa zolla fluttuante nell’Universo. È il più disperato perché è l’unico che ha preso coscienza del male e soprattutto si è reso conto che il demone alberga in ognuno di noi; l’unico ad avere cognizione dell’ineluttabilità della morte, e pertanto l’unico ad avere la vita dominata dalla paura. Da essere intelligente qual è (questo non gli si può negare), ha, dunque, precocemente sentito il bisogno di cercare un rimedio all’opprimente angoscia del vivere. 
Dopo averci a lungo pensato e profondamente riflettuto, infine ha creduto di trovare la soluzione creandosi, a difesa, un “Superuomo”, che quindi sarà a sua immagine e somiglianza, ma non abitante il Pianeta; sarà un supervisore esterno risiedente lontano nei cieli, e  da quella sua alta posizione tutto potrà vedere, tutto giudicare, e  punire, ma sarà anche l’Essere capace di perdonare e premiare i virtuosi che siano sfuggiti al demone.
La soluzione ebbe tra gli uomini di allora un certo successo, ma l’idea poté consolidarsi, e acquisire il più largo consenso delle masse, solo dopo l’avvento di Cristo, grande Uomo e primo grande socialista della Storia.
Comunque il Cristo, affinché la sua filosofia dell’Amore potesse avere grande seguito e durare nei secoli, dovette inventarsi una discendenza diretta dal vecchio Dio (che non era stato certo il massimo in fatto di Amore e Misericordia verso le sue creature); si dichiarò figlio di Dio, si sacrificò martire dell’Amore, e la sua filosofia conquistò larghe masse di fedeli disposti a tutto, fino al martirio acché la fede in Cristo trionfasse… e così fu. Ma la predicazione del Cristo in cielo fu poi abbondantemente tradita dai cosiddetti ripresentanti del Cristo in terra, tanto che le gerarchie attuali si sono trovate sempre più spesso a dover chiedere perdono per le innumerevoli malefatte. Comunque il pentimento è stato tardivo, fuori tempo massimo, poiché l’uomo, nel frattempo, ormai non è più quello ingenuo dei vecchi tempi; inorgoglito dai suoi successi nel campo della scienza e della tecnica, sempre più spesso ha preso ad allontanarsi dalla vecchia dottrina dell’Amore universale fino a sentirsi lui stesso un dio. Non ha più bisogno l’uomo moderno di un Essere superiore, di un “Superuomo” nei cieli, poiché esso stesso si dichiara “superuomo”, e tale condizione è più che favorevole al riaffiorare della sua natura selvaggia: potenza e potere sono garantiti dal nuovo dio, il denaro, che comunque affluisce solo nelle mani di una minoranza, mentre le grandi masse, i più deboli, sono diseredati da Dio e dagli uomini e costretti a vivere in attesa di un riconoscimento che non arriverà mai; vivono in un limbo simile a quello di K nel villaggio del “Castello”, oppressi dall’angoscia, e senza speranze: né divine in un aldilà; né qui sulla terra.   

ectobius

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Re:L'uomo è sacro?
« Risposta #3 il: Marzo 21, 2016, 09:54:25 »
“…Et esaminando le azioni e vita loro, non si vede che quelli avessino altro dalla fortuna che la occasione…”.

(N. Machiavelli)

nihil

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Re:L'uomo è sacro?
« Risposta #4 il: Aprile 06, 2016, 20:22:41 »
Annabel, abbiamo rimosso il tuo post, non riteniamo sia consono al sito.