È la "crisi di identità" della società odierna: materialista, multirazziale,multiculturale,multiglobalizzata, delle multinazionali, del multiappiattimento globale...; perché ora non sappiamo più chi siamo. È proprio il risultato a cui stiamo giungendo un po' tutti da quando, attraverso il relativismo, demolite le certezze, le sicurezze, ci hanno svuotato dell'anima. Abbiamo abbattuto lo spauracchio di Dio perché speravamo che demolendo l'idea dell'esistenza di una Entità Superiore che ci costringeva a norme morali che ci andavano strette potessimo trovare finalmente la felicità, ma così non è stato. Al posto di Dio non abbiamo innalzato l'altare della Libertà (globale), né abbiamo elevato l'inno della Pace e della Giustizia (globali), bensì abbiamo costruito la trappola del "materialismo assoluto" (globale) precipitando nell'impoverimento milioni di cittadini, nel degrado le nostre città, causato atroci guerre nel mondo per interessi puramente economici, per il dominio sul petrolio; e abbiamo eletto a potente divinità il "Dio Denaro" globale (la Finanza). Queste sono le vere cause che stanno portando lentamente l'Occidente all'autodistruzione. Non escluderei le guerre civili che possono scoppiare anche in molti paesi europei per le ingiustizie sociali e la lotta per la sopravvivenza. Senza dimenticare lo scontro con un grande problema-enigma creato pur esso (o comunque ingigantito) dall'Occidente: il disperato ma prepotente, l'arretrato quanto infelice, lo sciagurato, sconcertante e anacronistico Medio Oriente. Come si può più pensare, stando così le cose, ad essere felici? Non potremo più esserlo, né individualmente, né socialmente.