Di quando un giorno riconosciuta e spenta ho dato spazio ad una pagina del tempo. E in un momento ho cominciato, vissuto e poi ho terminato le ore disponibili senza che sia rimasto niente. Lo so che il vuoto è pieno senza tempo, se lo misuro mi sembra camminare, invadere gli spazi e le stanze senza un senso. Di quelle piene nessuno sa che farsene, anche gridando nessuno mai le sente, col vuoto invece c'è sempre tanto spazio, brilla, risplende e ricomincia il canto. E non c'è io, né tu, nemmeno il grande noi e alla lontana guarda chi non si fida e passa.
Perciò mi sento un pozzo senza fondo, faccio soltanto ciò che non m'impegna, e scopro cose che hanno solo senso nel fondo di un cassetto.