Autore Topic: UN VIAGGIO AD OCCHI CHIUSI  (Letto 1439 volte)

papero

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UN VIAGGIO AD OCCHI CHIUSI
« il: Dicembre 02, 2015, 09:04:16 »

Un viaggio ad occhi chiusi

Ad occhi chiusi in un viaggio attorno a me stesso,
accanto ad altri come me, pur se diversi,
mi sono sentito trasportare nel cammino per evitare le persone.
E’ stato difficile, non sono stato bene,
mi sono spaventato, non sono in una zona franca,
chi sono queste voci, la differenza ...
tra capire e sentire, voler capire e sentire di muoversi nello spazio
di questo piccolo mondo,con gli occhi chiusi,
ho paura del buio e così  mi sono affidato al muoversi di altri,
sono una statua di solitudine, mi ritrovo nel buio, come una statua
in attesa di cose tristi che bloccano i pensieri,
vedo insicurezza, paura, alberi solidi e immobili, come statue, come il David,
le voci sono  come Golia contro David,
questa è la mia battaglia con le voci, devo trovare una tattica, una strategia,
sento una mancanza, ma cosa mi manca, perché sono insicuro,
come un ciclo che va avanti ma c'è sempre il mio sentire che non riesco a fare uscire,
è una parte di me che non riesco a mostrare prima a me poi agli altri,
vedo felicità, sorrisi anche questa è un’emozione che mi appartiene
io..sono così mi viene spontaneo  sorridere non potrei farne a meno
poi cerco di mascherare i momenti più tristi.
Anche piangere è difficile, ma perché non voglio farmi vedere dagli altri,
ho paura del giudizio anche se piangere è un’emozione vera e naturale,
ho bisogno di sentire che la serenità si può raggiungere,
la noia come ripetizione dei “perché”, sempre lo stesso “perché”,
sono allo stesso punto, gli stessi giorni, ripetibili nella quotidianità
come una statua di gente che lavora,
è un nuovo modo di vedersi, per andare a casa appesantiti di umanità
con la paura  che fa accendere la luce di notte  per essere pronti alle difficoltà.
Oggi torno a casa con un senso di continuità
immedesimato nel mondo vicino,
portando in giro il peso delle voci.
Oggi vado a casa un po’ scombussolato
perché ho scavato dentro  alle mie emozioni
per vivere in una statua libera da pensieri.



"un pensiero libero dal gruppo voci"

Arcobaleno

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Re:UN VIAGGIO AD OCCHI CHIUSI
« Risposta #1 il: Dicembre 02, 2015, 17:59:47 »
Colta in questa drammaticità è una visione che studia la liberazione dagli schemi. Propone quasi un day after claustrofobico
esistenziale che  assorbe il vivere, sottrae il pensiero libero e lo stringe in una spirale di ansia ed incertezza che soffoca.
Momenti e parole diventano le prigioni che vietano perfino l'energia vitale . Secondo me è riccamente rappresentata una futuribile analisi del vivere.
Onirico. Bravo.
Il sogno vietato è il veleno del vivere.

papero

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Re:UN VIAGGIO AD OCCHI CHIUSI
« Risposta #2 il: Dicembre 02, 2015, 22:30:35 »
grazie delle tue parole sei sempre attenta alle riflessioni interne dell'anima  e delle emozioni ,questo è un pensiero del gruppo che vive  i  propri pensieri e sentimenti, un gruppo di giovani che si confronta con se stessi e la propria  esperienza di vita . ma sempre attenti a cosa si muove e vive intorno. sono ventenni ricchi d...di vita i e di sogni che volano per comprendere dove e come va il mondo.....di... chi ci è vicino

Arcobaleno

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Re:UN VIAGGIO AD OCCHI CHIUSI
« Risposta #3 il: Dicembre 03, 2015, 09:31:09 »
Le tue precisazioni sono cornice e commento ad un quadro già in luce, perfetto.
Il mio pensiero antico e un po' stanco si è soffermato sulla insolita, reale, moltitudine di occhi chiusi...già da sola messaggio e richiesta!
Il tuo flash dà luce ad una necessità improbabile resa possibile dalla volontà e se giovanile ancora meglio e se è gruppo è già storia|
L'uomo cerca l'uomo, l'uomo cerca se stesso ..oggi e sempre, smarrito davanti all'universo...e chiude gli occhi per non sentire forse...
Brancolando cerca di riconoscersi , cerca l'appartenenza che ristori la mente e faccia respirare l'anima....
Il tuo è un pensiero ben preciso!
Dallo  spaesamento eterno e sconosciuto che non trova risposta nasce l'inquietudine e il respiro che anela al sospiro liberatorio, mentre gli occhi vorrebbero l'orizzonte...
Ho sostato con interesse in questa pagina che la tua penna ha reso degna di Magritte.
Il sogno vietato è il veleno del vivere.