E dire che quel giorno, quello apparentemente come tanti, lei s'era alzata la mattina e aveva ringraziato come sempre d'essersi svegliata.
Fu dopo, molto dopo, quando uscendo da casa con la sua bicicletta un tir sfrenato l'aveva presa in pieno. E dire che lei aveva acceso l'incenso sull'altare quella mattina, come ogni mattina, e aveva lasciato i suoi pensieri a meditare. Avrebbe dovuto organizzare il sabato del silenzio, era da tempo che desiderava fare qualcosa per la sua comunità.
Fu dopo, molto dopo che in ospedale dissero ai parenti della sua morte cerebrale. E dire che quella mattina aveva lasciato in acqua i fiori di loto, sentiva l'energia, aveva detto a se stessa andandosene di casa come ogni mattina alla stessa ora.
Sarebbe stata tutto il giorno al Centro ad aiutare e poi avrebbe dedicato il tempo rimanente al suo progetto. Cos'era dunque ch'era andato storto, forse le scarpe che quella mattina per la premura di uscire puntuale, aveva messe diverse nel modello?