Expo 2015: 184 giorni, 60 Capi di Stato e oltre 200 rappresentanti di governo. Tuttavia, il finale, non a caso, è dedicato ai "Mille" che fecero l'Italia nel 1861. La storia del nostro Paese è lì a ricordarci che unendosi, condividendo le forze e le intelligenze di ciascuno di noi, il Paese può farcela. Può tornare a crescere, occupando a buon diritto il posto che tutti hanno sempre riconosciuto all'Italia: un Paese fatto di gente che sa creare, sperimentare in tutti i settori. Compreso quello agro-alimentare, appunto il tema dell'Expo 2015 a Milano. Con qualche difficoltà ed incredulità erano cominciati i lavori nel 2014 e già lì molti erano convinti che non saremmo arrivati in tempo per allestire i padiglioni e tutto il sistema viario dei collegamenti. Ma per fortuna, e nonostante i soliti magheggi truffaldini, che caratterizzano quasi sempre gli appalti, abbiamo realizzato il sito per ospitare l'Expo 2015. Un'opera meritoria e largamente rappresentativa, non solo di tutti i Paesi che vi hanno preso parte e da ogni angolo del pianeta, ma in particolare per la tematica scelta quale filo conduttore per la manifestazione, che quest'anno e per questo appuntamento a Milano, città simbolo ed a buon diritto di quell'Europa laboriosa e creativa e tuttavia attenta alle problematiche riguardanti la qualità della vita coerenti con il concetto di sostenibilità per il pianeta. Il tema, lo ricorderanno tutti, era "Nutrire il Pianeta", che è stato ben sviscerato da tutte le nazioni partecipanti anche attraverso le decine di convegni sul tema che si sono tenute nell'arco temporale del periodo espositivo. Il successo della manifestazione è stato pienamente riconosciuto e pertanto il Commissario Unico Giuseppe SALA ha potuto annunciare con meritata soddisfazione il superamento dei 21 milioni di visitatori, concentrati in particolare dal mese di agosto ad oggi. Di questi, ben 7 provenivano dall'estero. L'indotto creato, pertanto, con ricaduta positiva sulla città meneghina si è aggirato intorno al miliardo di euro, non male per una manifestazione che è durata sei mesi! Tuttavia, corre l'obbligo di ricordare le migliaia di maestranze che hanno preso parte attiva per la realizzazione ed il puntuale funzionamento di Expo 2015 e tra questi i circa 20.000 volontari che a titolo gratuito hanno offerto la loro opera insieme al loro giovanile entusiasmo. Lo sforzo corale, quindi, ha vinto. Ha vinto la convinzione che l'unirsi per la concretizzazione di unico obiettivo avrebbe certamente dato i suoi buoni frutti. Questo, qualora non dovesse bastare, deve convincere tutti noi italiani che, smettendo di piangerci addosso e trovando gli obiettivi comuni da realizzare, possiamo farcela, ridando lo slancio economico e politico di cui il Paese ha assoluta necessità. Esattamente come i 1.000 che nel 1861 partirono da Quarto in Liguria per unificare il Paese sotto un'unica Bandiera.