Seduto.
Il palmo delle mani a sorreggere la mandibola, le dita allargate sulle guance, i gomiti sulle ginocchia.
Fisso con intensità lo sguardo sullo schermo della parete bianca, e sono sconvolto da cupi pensieri che pure non si spengono:
sono fascismo tutte le formazioni politiche e i governi, indipendentemente dalle loro sigle e dalle chiacchiere sull’ideologia e la necessità di austerity; fascista qualsiasi potere che affama popoli, e toglie ai cittadini i diritti democratici e la dignità del lavoro; fascista qualsiasi potere che massacra le etnie più deboli… anche solo psicologicamente…
E sullo schermo appare una luce fredda, malata, che non illumina il tetro grigiore che la circonda… isolata ed indifferente, sottrae, succhia, il poco chiarore del territorio che la circonda.
Ed ecco!, una grande fiammata. Si allarga in fungo di fuoco. Deflagra silenziosa la villa: volano e ricadono in tempo rallentato tutti i simboli del benessere materiale in un cielo che si è fatto limpido ed azzurro. Tutto poi si ricompone… deflagra di nuovo… e di nuovo ancora si ricompone e deflagra in sequenza esasperante.
Interrompo il sogno ad occhi aperti… provo uno strano senso di liberazione e vagabondo negli spazi della memoria: ci sono sempre stati tempi bui nella storia dell’umanità e sempre ne è seguita una ribellione… comunque poi sia andata a finire.
Perché ora dovremmo disperare? Ma non riusciamo a percepire i segni premonitori pur minimi… comunque il disagio esiste, incerto, e sembra che nessuno abbia voglia di conoscere. Gli stessi protagonisti delle tragedie, quelli capaci di prendere a calci i miserabili, sono pronti a dichiarare di non essere stati in grado di intendere e volere. Tempo di mostri, malati da internare… oppure non sono né mostri, né malato… ma cos’è ammalato?
Ma arriverà?
Arriverà infine, inaspettata, la ribellione. La villa esploderà, ché la ribellione è una realtà storica, le vite non potranno continuare a galleggiare all’infinito senza gioia né dolori… senza responsabilità.
Ci stiamo lasciando andare. Stiamo sbarrando la strada ad un qualsiasi flusso di coscienza… e sembra che ci si riesca!