Il Nobel per la letteratura è andato ad una bielorussa, sconosciuta e dal nome indecifrabile. Temo l’abbia ricevuto per aver scritto qualcosa di giornalistico in critica contro Putin e l’ex Unione Sovietica. Del resto, e più o meno per gli stessi motivi, fu assegnato anche a Solzenicyn, e a tanti altri per motivi politici, trascurando dei veri monumenti della letteratura: uno per tutti, Borges. Tempo fa ho dato uno sguardo ai vari Nobel nel tempo, e mi sono imbattuto in certi personaggi, tipo il Nobel 1944 (basta la data): il danese Jensen, un razzista peggiore anche dello stesso Hitler, tanto che (precipitando nel ridicolo) si inventò una discendenza nordica per Cristoforo Colombo. Inconcepibile per lui che una razza inferiore, come quella latina, avesse potuto esprimere un uomo di valore.
Di questo passo non mi meraviglierei che presto il Nobel per la letteratura possa essere assegnato a personaggi come Totti, Fabio Fazio, Fabio Volo, o anche a Littizzetto & Co, quali lucidi interpreti del modello di vita dei nostri tempi.