Che senso ha tutto questo?
Apro gli occhi, è già mattina. La luce del primo sole del giorno si insinua dalla finestra delle scale, vincendo ancora una volta la battaglia contro l'oscurità. Come sempre, anche oggi sarà giorno e sarà sera e poi notte. La notte, che tutto nasconde e protegge. La notte, con i suoi falsi miti e richiami, con le sue pie illusioni. Mi chiedo: che senso ha tutto questo?
Osservo il movimento delle onde che si infrangono sulla scogliera. Un gran rumore ne segue lo spumeggiare della risacca, che mi invita ancora una volta a nuotare in quel mare. Solo, con i miei pensieri, le mie ansie e le speranze. Ma quanti altri esseri umani, allo stesso modo, nuotando verso riva, nuotando disperatamente verso il traguardo hanno poi perso la vita? Perchè il destino non comune ci ha riservato vite diverse ed una fine diversa. Perchè io possso nuotare, solo per il piacere di farlo. Altri, invece, nuoteranno per sopravvivere. Che senso ha tutto questo? Viviamo circondati dalle informazioni, eppure lo scorso venerdì a Roma, una donna anziana è stata trovata, all'interno della sua abitazione, cadavere, a due anni dalla morte, Con buona pace dei vicini e condomini che nulla hanno fatto, se non sigillare la porta d'ingresso, per via del gran lezzo insopportabile che proveniva dall'abitazione dell'anziana signora! Che senso ha tutto questo? Stiamo assistendo ad una migrazione "epocale" di centinaia di migliaia di profughi, che fuggono dalla guerra, dalla povertà e dalla fame. Eppure, si alzano le barriere, si fortificano i confini, cercando di impedirne il passaggio e/o la permanenza. Loro devono continuare a morire affinchè noi si possa mantenere il nostro prezioso "modus vivendi": Mors tua, vita mea, si sarebbe detto nell'antica Roma. Che senso ha tutto questo?
La ricerca, le industrie farmaceutiche mettono a punto nuove molecole e principi attivi per le cure delle malattie, per migliorare la qualità della vita, ma non saranno destinate ai poveri della terra: loro continueranno a soffrire e a morire. Il fine è il guadagno, non il benessere dell'umanità. Che senso ha tutto questo? Potrei proseguire oltre... Ora sta giungendo la sera. Porta con sé i suoi falsi miti ed illusioni. Ho vissuto anche oggi, mi dico, cercando di fare meno male possibile all'essere umano che mi sta accanto. Ci sarò riuscito? Forse, il mio errore sta proprio nella presunzione di credermi nel giusto, quando invece dovrei essere capace di fare molto di più. L'umanità ha un gran bisogno di rinascere, di rivedere i suoi principi, lo stile di vita e gli obiettivi che tutti ci prefiggiamo nel corso della nostra esistenza su questa Terra. Non sono concepibili la povetà, la violenza, l'egoismo e le sopraffazioni. Oggi è domenica, moltissimi tra noi la trascorreranno nella serenità e nel benessere delle proprie famiglie, delle proprie abitazioni; siederanno intorno a tavole imbandite, festose e generose; incontreranno amici, parenti, conoscenti e colleghi scambiandosi saluti fraterni e pacche consolatrici. Nel frattempo, altri barconi pieni zeppi di umanità disperata, cercheranno di approdare nelle scogliere che stanno dall'altra parte del Mare Nostrum, verso nord, verso il benessere agognato. Quel Mediterraneo che unisce e bagna 22 Paesi, diversi per razza, cultura, religione ma con una storia che tutti accomuna. Mi chiedo: che senso ha tutto questo? Quale sarà il destino dell'umanità? Non abbiamo davvero imparato nulla dai due conflitti mondiali? Gli stessi pensieri del mattino, quando la luce trionfava sull'oscurità, ora mi avvolgono al sopraggiungere della notte. Questa alternanza, voluta dalle leggi della natura e dell'universo, mi inducono a pensare che sia quasi inevitabile che nella storia dell'uomo debba sopravvivere il desiderio di sopraffazione dell'uomo sui suoi simili. Una sorta di disegno evolutivo che vuole che solo il più forte sopravviva, a scapito del più debole. Ma tutto questo ha un senso?