Ricordi quando bastava poco per stringersi la mano e salutarsi con un bacio era speciale, andavi in giro che non sembrava vero, ed indossavi i cappotto a petali di fiori. Danzavi sempre sul ciglio della strada e rotolavi in mezzo a quella sabbia bianca come quando d'inverno in cima alla montagna, con quella neve che si appiccicava addosso.
E poi salivi le scale fino a mai finire, e da lassù cantavi sempre a squarciagola, ricordi quando correvi lungo la strada a fianco al mare, e poi guardavi le barche e quel lampione. Giravi sempre in estate con il cane, e accarezzavi ogni gatto che ti passava accanto e poi sui pattini volavi in mezzo alle persone chiedendo scusi non l'ho fatto apposta!
Eri di tutti in quella piazza a righe, sedevi al bar la mattina sempre allo stesso orario ed ordinavi spesso un caffè macchiato. Non ti piaceva lo zucchero sopra la brioche e calcolavi il tempo che ci metteva il semaforo a scattare dal verde al rosso per lo stop.
E poi di acqua ne è passata sotto i ponti, quando d'inverno te ne andavi a piedi e spesso tremavano le mani perché non avevi i guanti. E quando un giorno scopristi quella sedia, te la portasti a casa per ristrutturarla. E' proprio vero quanto ti piaceva a raccattar di tutto senza pensarci molto, gli altri guardavano e t'importava poco, avevi una casa come un quadro storto e ti piaceva che fosse con tanti vetri e la porta come una lavagna.
E ti guardavo mentre ti preparavi la zuppa calda per la sera e l'indomani, chissà se ti ricordi mentre sto a guardare il tempo scorso come una moviola.
