E te ne vai senza guardare indietro, aspetti una donna alla stazione del treno solo andata.
Aspetto io, seduta qui senza più domandare, da un giorno all'altro so già che ti dovrò salutare.
La mente e il cuore non vanno più d'accordo, vogliono solo separarsi. A loro regalerai il tuo corpo che è troppo stanco per rimanere ancora, per dire loro fate silenzio io voglio riposare!
Così trascorrono le ore senza buio, è illuminato il passo del viandante, in cima stanno le stelle e quel camino, dal quale ormai non esce più neanche fumo.
Guardo un corpo, il tuo, e nemmeno un poco ti appartiene. Non riconosco i tratti che guardavo, in quelle sere d'estate trascorse lì a parlare.
Rimane nella terra l'albero che ho piantato, mentre tu vai tranquillo senza alcuna fretta.
Ho preparato la borsa con i tuoi vestiti, l'animo mio si appresta per l'ultimo saluto. Lo so per certo che imboccherai da solo la tua strada, il tuo cammino ti aspetta a quella svolta.
Ti lascio andare senza staccare gli occhi, aspetto solo che tu me lo dica per l'ultima volta, aspetto e basta con tutto il mio silenzio, aspetto ancora ti prego non tardare.