Autore Topic: Oggi no  (Letto 603 volte)

nihil

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Oggi no
« il: Agosto 05, 2015, 15:18:05 »
Era un vecchio ciabattino, uno degli ultimi. Lavorava in un negozino, tipo triangolino. Aveva la passione per i quadri, più che altro fatti dai suoi clienti illusi grandi artisti. Si vedevano quindi attaccati al muro quadri di marine rosseggianti in tramonti che parevano montani, cani da caccia prossimi a morire soffocati dal fagiano che tenevano in bocca, donne nude lascivamente sdraiate ma con le ginocchia che sembrano mortadelle ed altre facezie simili. Lo avevano soprannominato "Oggi no", perchè con un malinteso stile affaristico, voleva dare l'impressione di essere occupatissimo, ultimo esemplare di artigiano artista. In realtà le scarpe non le aggiustava più nessuno,  la risuolatura costava ormai  più delle scarpe.
Con dita nodose, scure di sudicio non più solubile, lui  parlava con le scarpe, le rare che soggiornavano da lui, convinto che quelle suole raccontassero la vita di chi ci camminava dentro. Non sbagliava, perchè da come esse venivano consumate si poteva dedurre l'andatura e quindi il carattere. Se poi le scarpe erano vecchie e fuori moda era logico che ci si potessero indovinare affanni economici e triste vecchiaia. Quelle del tacco 12 erano patetiche, o almeno così lui le considerava, perchè definivano il tentativo di essere più alte, più moderne, più sensuali. Spesso di domandava con quale criterio le donne scegliessero scarpe così dolorose da portarsi.
Passavo davanti alla sua bottega sempre di corsa; ogni tanto ficcavo dentro la testa e ancora prima che io potessi aprire bocca, lui diceva "oggi no".
Ripasserò pensavo, il lavoro non mi manca mai, non c'è fretta, e poi il giro è sempre lo stesso.
 Un giovedì di sole tornai da lui, ma quella volta non lo lasciai parlare, lo feci prima io.
Dissi "OGGI SI'"!
Lui capì, non disse nulla, e comunque non avrebbe potuto.
 Sdraiato in terra, ai piedi del suo sgabello, con in mano l'ultimo paio di sandali della sua vita, aspettava che qualcuno entrasse, contemplasse il suo involucro e tra urli e spaventi chiamasse qualcuno.
Gli occhi socchiusi guardarono per qualche secondo il quadro che rappresentava un fiasco di vino ed un panino, e purtroppo era quello che a lui non era mai piaciuto, ma che non aveva potuto rifiutare perchè il suo amico glielo aveva donato con il cuore.
 Poi tutto divenne ombra e poi buio.
Il suo negozio venne poi occupato da un fruttarolo: un giorno passerò anche da lui,  oggi no.
« Ultima modifica: Agosto 05, 2015, 15:22:31 da nihil »

presenza

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Re:Oggi no
« Risposta #1 il: Agosto 05, 2015, 23:18:05 »
Un racconto di affascinante amarezza!

nihil

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Re:Oggi no
« Risposta #2 il: Agosto 06, 2015, 14:59:36 »
è la nostra storia, per tutti arriverà un "oggi sì", ma basta accettare la cosa e farà meno impressione.