da "Le avventure di Pinocchio", di Carlo Collodi
Non appena Pinocchio esce sano e salvo, e con cinque zecchini in tasca, dall'incontro con Mangiafuoco, si imbatte in due loschi figuri: il Gatto e la Volpe.
Sulla strada verso il Campo dei Miracoli, sul far della sera i tre sostano all'osteria del Gambero Rosso, giusto per un boccone.
Il Gatto, gravemente indisposto di stomaco, si accontenta di 35 triglie, quattro porzioni di trippa alla parmigiana con tre supplementi di burro e formaggio grattugiato.
La Volpe è a dieta, dunque deve limitarsi a spiluzzicare una semplice lepre dolce e forte con leggerissimo contorno di pollastre ingrassate e di galletti di primo canto. Segue un cibreino di pernici, di starne, di conigli, di ranocchi, di lucertole e d'uva paradisa.
E Pinocchio ? Col pensiero fisso alla moltiplicazione degli zecchini, è inappetente e lascia nel piatto il suo spicchio di noce e il cantuccio di pane che aveva ordinato. Indovinate chi paga ?