Autore Topic: La farmacista  (Letto 1220 volte)

Platino

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La farmacista
« il: Febbraio 06, 2014, 15:17:05 »
Spero al solito di non aver sbagliato sezione, visto l'argomento e il testo. Se lo fosse, i moderatori possono spostare in altro.


Questa è una vicenda accaduta al sottoscritto. A volte le persone che incrociamo nella nostra esistenza ci appaiono sotto una prima luce distorta, poi nel tempo questa si rischiara e ci fa vedere il lato più squisito e umano delle persone anche nella nascosta sofferenza. E’ un breve racconto da uomo, ricostruito tra i frammenti della mia memoria, a circa trent’anni fa. Dopo vari fallimenti e delusioni, a vent’anni ero finalmente riuscito a trovare una ragazza, la mia prima e concreta relazione, una donna che volesse condividere del tempo con me. Conosciuta tramite il locale giornaletto di annunci, dopo una serie di telefonate, decidiamo di vederci il venerdì successivo dopo il suo turno di cameriera in una trattoria. Quando la vidi, Sandra non era male fisicamente, alta, mora, ben fatta di viso e corpo. Conoscendola poi scoprii che non era il massimo come carattere ma mi piaceva lo stesso.  Non è Lei il fulcro di questo racconto, solo l’inizio … L’inizio nel senso che dopo alcune settimane, dove i reciproci approcci fisici si fermavano a baci, carezze e coccole, decidemmo di passare a un’intimità completa. Già di mio essere ancora vergine era un limite come una sua brutta esperienza precedente, non erano di sicuro un aiuto in questa mia scoperta.  Le precauzioni comunque ci volevano, anche perché Sandra non poteva prenderle di suo.  A quei tempi, era considerata una prova particolare e imbarazzante, quasi un’iniziazione al mondo adulto, quella di andare in farmacia per la prima volta a prendere i preservativi (mica si vendevano anche nei supermercati o al discount come adesso! NdA).  Non senza qualche dubbio o timore, quindi mi recai alla farmacia di un paese poco lontano, giusto per essere nell’anonimo. Appena entrato, mi avvicinai quasi con un certo timore, all’espositore . Già allora c’erano vari tipi, io nell’indecisione più completa. “ Posso esserle di aiuto?” Udii da dietro di me. Mi voltai e la vidi per la prima volta. Era la farmacista, circa sulla quarantina, corporatura robusta, occhi celesti, capelli biondi a caschetto. Mi osservava quasi compiaciuta del mio disagio sul da farsi, quasi a provocarmi nel suo sguardo. “ Non so quale scegliere.” Ammisi. Guardandola con attenzione, non era male, anzi induceva spontaneamente quel certo appetito in un uomo. “E’ la prima volta?” Chiese senza alcun imbarazzo. “Sì.” Alla mia risposta, sorrise, ma già quel sorriso aveva qualcosa di strano, nascosto come nell’aspetto dei suoi occhi. “Tranquillo, ci penso io.” Ritornando al banco mi disse: “Vieni e aspettami.” Spari così dietro, oltre gli scaffali. Sentii rumori di cassetti e subito dopo la vidi arrivare con una scatoletta di cartone in mano. “Provali tutti, poi prendi quello con cui ti sei trovato meglio.” Aprii la scatoletta, all’interno circa una decina di bustine multicolori, campioni di preservativi di varie marche. Notò il mio stupore e aggiunse ironica” Sai usarli?” La guardai e onestamente le dissi”No.” Aggiunsi “E’ la prima volta, ma ho sentito come si fa.” Assunse quasi un atteggiamento severo, di rimprovero quando mi disse che bisognava saperli mettere bene, senza rovinarli, inciderli o peggio non stenderli bene facendo poi in modo che si potessero rompere durante il rapporto. Io ero ancor più stupito del suo comportamento, sicuramente professionale ma allo stesso tempo sfacciato e provocatorio. “ Come ti chiami?” Chiese. Io al momento inventai un nome di fantasia. “Alberto” Risposi, sebbene il mio nome di battesimo fosse altro. “ Bene Alberto, non c’è nessuno, resta qui, adesso vedrai come si usano correttamente.”   Pensando a cosa volesse o potesse fare, volevo scappare, uscire da lì … Non lo feci. Renata invece, il nome lo seppi in seguito, tornò nel retro. Riapparve con una grossa provetta in mano, la appoggiò rovescia sul tavolo a simulare nelle dimensioni, un membro maschile eretto. Prendendo una bustina dalla scatoletta, aprendola, iniziò la sua particolare lezione. Io seguivo i suoi movimenti e parole come ipnotizzato, ma attento. Alla fine, accompagnandomi alla porta, mi diede la scatoletta in mano e una pacca sulla spalla. Mi disse quasi ad augurio di successo: ”Dai stallone, fatti valere adesso.” La ringraziai del tutto. Un altro sorriso particolare apparve sul suo viso. Ricordo ancora bene quelle parole e immagine …  Non durarono molto i campioni. Sandra, vinta l’iniziale paura, non si risparmiò. Nemmeno io, visto la piacevole novità. Ritornai circa una quindicina di giorni dopo. Vedendomi al banco, riconoscendomi, Renata mi salutò canzonandomi. “ Ciao! Allora Casanova, com’è andata?”  Aggiunse poi: ”Finite le munizioni?” Sorrisi alla battuta, non entrai nei particolari, ma seppe che tutto era andato per il meglio, anche grazie ai suoi consigli.  Andai subito all’espositore dei preservativi, presi una confezione del modello che mi aveva soddisfatto maggiormente e mi avvicinai alla cassa. Renata mi disse il prezzo. Porgendo le banconote e ringraziandola, notai in lei nuovamente il sorriso, lo sguardo, l’espressione di un viso che nascondeva comunque qualcosa.  La salutai quasi con affetto. Seguirono tanti altri acquisti, ogni volta sottolineati da un rapporto di amicizia con Renata, prima che tra cliente e venditore. La relazione con Sandra durò, tra alti e bassi, un bel periodo prima di chiudersi per assuefazione reciproca. Trovai un’altra ragazza a distanza di tempo. Tornai alla farmacia per il solito acquisto. Entrando non vidi Renata al banco, c’era un signore anziano, svogliato, quasi insofferente alla mia presenza. Presi la  confezione dall'espositore e mi avvicinai al banco. Mi sembrava tutto così strano, ovattato, sordo senza di lei. Pagai senza entusiasmo. “ Scusi, la Renata non c’è?” Chiesi nel dubbio di non trovarla più. “ Renata è morta il mese scorso.” Mi disse. “Erano due anni che combatteva con un cancro che alla fine, se l’è portata via” Proseguì.  Io non ebbi reazione se non le lacrime, tante e sincere appena uscito.     
« Ultima modifica: Febbraio 07, 2014, 15:04:13 da Platino »

presenza

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Re:La farmacista
« Risposta #1 il: Febbraio 06, 2014, 23:51:28 »
E' una storia con un finale che non ci si aspetta, per questo è bella, perché sorprende. Un consiglio se mi permetti... perché non renderla un racconto? In fondo così com'è hai raccontato un fatto, renderlo racconto sarebbe tutta un'altra cosa!

Platino

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Re:La farmacista
« Risposta #2 il: Febbraio 07, 2014, 09:53:22 »
presenza, il consiglio è accettato, ma i mezzi per applicarlo mi trovano impreparato.  Cioè come farlo passare da fatto a racconto, attraverso quale rielaborazione? Allora mi vien da pensare che tutti quelli che definisco  “i miei racconti” sono in effetti un fatto raccontato . Non riesco a cogliere la differenza, nel mio essere autodidatta e umile dilettante…  Chiedo troppo una o più dritte?

Platino

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Re:La farmacista
« Risposta #3 il: Febbraio 07, 2014, 09:54:42 »
Volevo specificare inoltre una cosa di questo racconto. Nel suo significato umano, nel ricordo di una persona conosciuta nel caso, è uno spaccato, anche manifesto di un certo moralismo bigotto, imperante e imposto, che comunque dal mio punto di vista è arrivato fino alle soglie del nuovo secolo. Oggi c’è una maggior consapevolezza delle necessarie precauzioni ora anche per le malattie prima che gravidanze indesiderate, una libertà di scelta sessuale lontana dal Vaticano, da tutti quei ambienti in cui, il sesso è sempre stato considerato tabù. Mi ricordo il grande scandalo alle elementari, era il 1975 perché la mia maestra di allora e già avanti con i tempi, inizio a parlarci in quinta, che un uomo e una donna sono diversi per sessualità oltre che allora, di sola educazione …   

nihil

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Re:La farmacista
« Risposta #4 il: Febbraio 07, 2014, 14:21:44 »
bellissimo racconto, che sia un fatto o un ricordo non è cosa che influenzi la sua bellezza. Hai reso omaggio ad un momento di passaggio, un momento intimo aiutato da un'estranea che per un momento si è fatta carico di un avvenimento miliare della vita di una persona. Forse allora la farmacista era già ammalata, ma è stata una specie di staffetta tra una vita che se ne sta andando e una vita che si affaccia alla vita. Mi hai commossa.

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Re:La farmacista
« Risposta #5 il: Febbraio 07, 2014, 15:00:57 »
Nihil, facendo i conti, Renata sapeva già del suo male o meglio lo combatteva già al momento del nostro primo "incontro". Renata aveva sempre la battuta e l'ironia comunque, ogni volta non mancava mai di stuzzicare, di sentirsi comunque viva, attiva, presente e mai dimenticata. Tutt'ora. 

nihil

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Re:La farmacista
« Risposta #6 il: Febbraio 07, 2014, 15:35:59 »
è evidente che era una brava persona, infatti te la ricordi ancora! E lei sarà contenta di essere ricordata. A volte le nostre strade vengono attraversate da persone che poi perdiamo, ma sino a che ci ricordiamo di loro, è come se camminassimo ancora insieme.

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Re:La farmacista
« Risposta #7 il: Febbraio 07, 2014, 15:47:50 »
E' vero... Quando è morto mio padre, tornavo dal cimitero con mio fratello al termine del funerale. Lui mi disse:" Siamo rimasti soli adesso..." Risposi " Guardati dietro, ci sono comunque tutte le persone che abbiamo amato, stimato e avuto accanto anche da vive." Mi ha guardato come fossi matto, ma non lo sono....

nihil

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Re:La farmacista
« Risposta #8 il: Febbraio 07, 2014, 20:08:18 »
è per questo che non vado spesso al cimitero, conosco più persone lì che in paese! insomma il mio passato ormai è con le persone che lì abitano, non è piacevole saperlo, ma me ne faccio una ragione.


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Re:La farmacista
« Risposta #9 il: Febbraio 21, 2014, 12:49:57 »
Il cimitero è solo un luogo fisico di sepoltura di un corpo. I miei cari o le persone care sono ovunque con me.

ninag

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Re:La farmacista
« Risposta #10 il: Marzo 29, 2014, 16:03:04 »
Ci sono dei modelli di scrittura, ma è meglio scrivere di ciò che ci colpisce, è più autentico, in fondo la scrittura è solo una pallida rappresentazione della realtà.
Anni fa ho seguito un corso di scrittura creativa, vedo se ho gli appunti; ne caso ti ineressassero ;D

Platino

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Re:La farmacista
« Risposta #11 il: Settembre 17, 2014, 16:29:40 »
Leggo ora, a distanza di tempo e di sofferenza creativa. Mandameli si li trovi, mi farebbero comodo e sprone ora...