COME ALBERO TENACE
Intono litanie al tuo improbabile ritorno,
sospendendomi sulle vette raggianti che tu accendesti
portandomi in volo coi tuoi ricami nel cielo.
Ma sul pendio che guarda alla tua valle
io cauto insisto
e sono albero tenace che irretisce la sua frana.
Perché se invece seguissi il fiume
che vuol gettarsi ora da questa fonte,
io scenderei ad incombere come inquieto rapace,
senza preda né approdo.