C'è un tempo sempre e in ogni luogo, fatto di cose semplici complicate dall'uomo che non si chiede quando, che non si chiede come, e poi ciò che succede sente come una disgrazia. Vivere ascoltando l'aria, e profumare i suoni come di onde magiche attorno ad ogni ruota, quella dell'esistenza, quella che si rinnova ad ogni nascita e sente ogni volta la stagione, vivere raccogliendo tutto senza lasciare niente, senza dimenticare l'ora e il quando. Vivere e sentire come la terra soffre e gioisce, come il sole spunta all'orizzonte e noi di nuovo lì senza una ragione.
Vivere perché siamo stati chiamati a nascere, perché sottrarsi sarebbe come un delitto e allora basterebbe uccidersi.
Vivere sentendo tutto attraverso un corpo dato, perché questo è il nostro lavoro, e lo dobbiamo svolgere ogni giorno.