Mare di marzo
Ancora poche le orme
su questa sabbia sporca,
di quanto dal mare
portato, rigettato a riva,
all’uomo come natura.
Ancora lontano il rumore,
se non delle onde,
dei gabbiani, del porto,
ascoltato tra il silenzio
al limite del bagnasciuga.
Ancora a pensare,
immaginare da qui a poco,
la folla, la ressa, confusione
a cercare, pagare, credere
uno svago, un falso riposo.