E sono ancora qua, a guardare il soffitto mentre il calore passa, ogni rumore e il cane in lontananza il buio e il fuori e la luce che lo guarda. E' solo un attimo che dura molte ore e mi fa male pensarlo cosė lento, vorrei che fosse vento e che ad un tratto se ne va per tutto il tempo. Ma il tempo non č mio, č di se stesso con la valigia in mano e dove arriva la apre per uscire il fazzoletto. Grigio, colorato o bianco a seconda del momento, e poi rimette a posto e ricomincia il passo.
Vorrei che fosse giorno, dice la notte e il giorno le risponde: vorrei che fosse notte e ricomincia il canto, cosė per tutto il tempo fino a che passa per poi ridire e dire fino allo stremo delle forze. Ora ti sento come un vecchio omone stanco, se mai volessi parlare ancora un poco, mi trovi qua, adesso come ieri, e se non volessi, allora amico mio me ne ritorno a piedi.