Da che ho memoria, ho sempre scritto. E nella scrittura sono nuda, senza orpelli, senza vestiti. La vita vissuta, i racconti raccontati, gli stati d'animo o una parola improvvisa, tutto per me è scrittura, e mi commuove ricorrere ad una così fedele e devota compagna ogni volta, tutte le volte. Più forte è il sentimento, più forte lo scrivo sia esso dolore, profondo, sordo, cieco e silente, sia esso amore.
Il mio scrivere semplice parla di me. Tutto il resto l'ho imparato da Krishnanada, Pema Chodron, Fernando Pessoa, Tiziano Terzani... e tutte quelle parole le ho fatte mie. E dopo averle lette le ho sperimentate e d'improvviso ho sentito realmente la gioia senza una ragione, ho compreso che raccogliere la rabbia dipende solo da noi, che noi siamo ciò che pensiamo e che i pensieri sono solo pensieri. E dopo aver sperimentato ho provato la gioia del donare, non importa come. E quando si dona incondizionatamente senza aspettarsi di ricevere, senza muoversi con bisogno non occorre altro. Così vivo e racconto, attraverso parole magiche, piene di colori e suoni, e dietro alle quali ci sono poi solo storie di tutti e di nessuno compresa me. Sfuggire alle sensazioni qualunque esse siano, non ha senso, viverle abbracciandole come fossero amiche ci aiuta invece ad affrontare gioie e dolori accettando in tal modo l'impermanenza e l'imprevedibilità della vita.
e infatti la scrittura è il regalare ad altri la propria anima. Il tuo stile è originale, frammenti di parole che si uniscono formando un pensiero profondo.
Dedicarsi alla pratica della scrittura significa occuparsi della propria esistenza nella sua interezza (Natalie Goldberg)