Un giorno come un altro senza alcun prima degno d'importanza e senza sapere il dove e a spasso nel presente, un uomo con la giacca blu e un cappello in testa andava a passo spedito verso una direzione. Erano le sette del mattino e un freddo cane con la neve all'orizzonte ghiacciava le strade ed il suo cuore. Gli occhi nascosti dietro occhiali scuri, la bocca coperta da una sciarpa grigia, le mani in tasca e i piedi dentro agli scarponi tutto era una macchia senza un colore. Alla finestra di una casa di fronte a quella strada con il suo passante addosso, c'era a guardare mentre sorseggiava una tazza di latte, una vecchietta e il suo gatto marrone. L'uomo, per un attimo sentendosi osservato voltò il suo capo verso quella direzione e poi di colpo si arrestò per rimanere fisso a guardare e non andare più a quel modo in nessun dove.
I due per circa un quarto d'ora si osservarono senza riuscire a distogliere lo sguardo, senza che lui andasse o lei chiudesse le sue tende bianche ricamate su quel volto poco illuminato e sulla strada. Si erano riconosciuti, lui l'aveva trovata e lei in quell'istante aveva finito di camminare in quel lontano che ormai non lo contava più da quando una mattina aveva abbandonato quel suo figlio di dieci anni in mano ad un'estranea mentre al mercato stava con la paura di non riuscire a farcela per sempre.